8 Maggio 2012 20:30
Stazione Leopolda di Firenze | IT
Appigli, concatenazioni, analogie che riconosciamo nei gesti della danza per avvicinarci a ciò che è ancora inespresso e inatteso, che ci permettono di rimanere sulla stessa pagina e creare rifugi.
Il percorso estetico dello spettacolo è quello della composizione estemporanea e dell’improvvisazione dove ogni incontro tra pubblico e performer dà vita a un nuovo contesto.
Se cerchiamo di applicare delle regole ogni momento dello spettacolo ne ha sue proprie anche quando si ripresentino aspetti di ragionevole somiglianza.
COME è una performance dove l’analogia è un procedimento illogico.
Partiamo sempre da quello che conosciamo per poi aprirci a quello che è nuovo e improvviso. Attraverso un processo di comparazione via via appare il nuovo, ed è così con il vocabolario danzato e musicato.
Il contesto avviene attraverso risposte adeguate di riconoscimento per un appiglio a un qualcosa, può essere un movimento, un suono un’espressione che attiva la comunicazione.