1 Ottobre 2023 21:00
Teatro Cantiere Florida di Firenze | IT
Una soggettiva sul personaggio di Sonja, un viaggio che si situa tra le pagine scritte dell’opera Zio Vanja di Anton Cechov.
Sonja della compagnia tardito/rendina evoca il mondo e l’amore non corrisposto di una donna dai delicati e azzurri moti dell’anima.
Il personaggio, che Federica Tardito definisce una “figura dai desideri mancati”, arrestandosi sulla soglia della narrazione, ne prende distanza, per avvicinarsi alla dimensione interiore e dar voce alla parte invisibile. Per lasciar emergere l’inedito stupore dell’inespresso.
“Sonja è un lavoro di grande poesia corporea, un’opera di un teatrodanza “inattuale” quanto necessario. Uso “inattuale” nell’accezione agambeniana, che per il filosofo definisce la qualità di ciò che è più autenticamente contemporaneo, vale a dire capace di essere nel proprio tempo, eppure in grado di prenderne le distanze. Il corpo di Federica Tardito, grazie anche allo sguardo attento e sensibile di Aldo Rendina, è abitato da una figura fra le più interessanti dell’universo cechoviano. Federica la incarna, si lascia attraversare dall’essenza del personaggio, e noi vediamo Sonja acquisire realtà nella partitura corporea precisa, rigorosa e poetica. Una danza curatissima, discreta, mai didascalica si carica di espressività, di significati profondi, di sfumature psicologiche, di ricordi condivisi, concedendoci il privilegio di fissarla nella nostra memoria e accoglierla nelle nostre e emozioni”.
– Alessandro Pontremoli, Professore Ordinario di Discipline dello Spettacolo, Università degli Studi di Torino