15 Febbraio 2021 - 25 Febbraio 2021 00:00
PARC Performing Arts Research Centre Firenze | IT
Giardino Chiuso è in residenza a PARC per lo sviluppo di una nuova versione de L’imputato non è colpevole, uno dei 23 progetti selezionati nell’ambito del bando “Così remoti, così vicini – Nuove idee per un teatro a distanza”, progetto speciale promosso da Fondazione Toscana Spettacolo d’intesa con la Regione Toscana.
L’imputato non è colpevole, drammaturgia di Tuccio Guicciardini, è un lavoro liberamente ispirato agli Atti del Processo per l’uccisione, avvenuta il 15 marzo 1921 a Berlino, di Talaat Pascià, già ministro degli interni e uomo forte del governo dei “Giovani Turchi”, per mano dello studente armeno Soghomon Tehlirian. Qualche mese dopo, il 2 e 3 giugno 1921, dinanzi alla Corte d’assise del Tribunale di Berlino, viene celebrato il processo a carico di Tehlirian. Dopo un intenso e drammatico dibattimento lo studente viene assolto.
L’opera mette a fuoco l’intenso interrogatorio di Tehlirian, in cui emergono gli orrendi racconti dei massacri perpetuati dai Turchi verso la popolazione armena e la continua e inesauribile sofferenza del giovane.
Ripercorrere oggi gli atti di quel clamoroso processo, cercando di capire perché un omicida venne assolto e la sua vittima moralmente condannata, consente di cogliere, accanto allo scenario politico da cui scaturì quella sentenza, una serie di inconfutabili dati storici che rendono tuttora attuale e non archiviabile la questione armena.
Nella ricorrenza del centenario dell’avvenimento, Giardino Chiuso prevede la ripresa del lavoro e la digitalizzazione in Realtà Virtuale (RV) dello spettacolo su piattaforma Oculus, i nuovi visori per la realtà virtuale indossabili sul viso. La realizzazione dello spettacolo riprodotto e pensato a 360° in Virtual Reality ha l’obiettivo di costruire un’esperienza totalmente immersiva; il video sarà fruibile, oltre ai possessori di All-in One Oculus Quest 2, anche su altre piattaforme che supportano i video in Virtual Reality.