Grotowski tra noi

L'ARTE COME VEICOLO

8 Maggio 2009 17:00

Istituto francese di Firenze | IT


INFO


Quattro incontri per ricordare Jerzy Grotowski e la sua opera

a cura di Carla Pollastrelli
con Thomas Richards, Mario Biagini,
Carla Pollastrelli, Roberto Bacci, Luca Dini

 

A dieci anni dalla scomparsa, 14 gennaio 1999, l’Unesco ha proclamato il 2009 “L’Anno Grotowski”; nel 2009 ricorre inoltre il cinquantesimo anniversario della fondazione del Teatro delle Tredici File a Opole, che pochi anni dopo avrebbe preso il nome, rivoluzionario per l’epoca, di Teatro Laboratorio.
Molto del teatro contemporaneo, anche esteticamente lontano dal Laboratorio polacco, non sarebbe stato possibile senza il lavoro di Grotowski, il suo rigore, la sua audacia, la sua sapienza.
La ricorrenza del decennale è occasione di convegni, iniziative editoriali, seminari, appuntamenti programmati in tutto il mondo, a partire dall’evento inaugurale che si è tenuto in Polonia, a Wroclaw, nel gennaio scorso, sotto l’egida del Grotowski Institute.
I quattro incontri, di cui i primi tre si sono svolti a Pontedera a gennaio e marzo e a cui si è dato il titolo Grotowski tra noi, si propongono come un invito, rivolto in particolare alle nuove generazioni, a confrontarci di nuovo con un patrimonio vivo e tuttora provocante di opere e imprese non comuni. E certamente impresa non comune è stata nel 1986 – su invito e con il sostegno del Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale – la creazione a Pontedera del Workcenter, che poi ha preso il nome di Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards. Per quattordici anni Grotowski è stato per il Teatro di Pontedera come un cuore nascosto, pulsante e irradiante.
Proprio alla fase finale del percorso artistico di Grotowski, che Peter Brook ha definito L’arte come veicolo, è dedicato questo ultimo incontro.

 

Partecipano per il Workcenter, Thomas Richards, direttore artistico, e Mario Biagini, direttore associato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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