Juan Esteban Sandoval

ATTI DEMOCRATICI. ISOLA

5 Maggio 2009 - 23 Maggio 2009 18:30

Stazione Leopolda di Firenze | IT


L’installazione Isola di Juan Esteban Sandoval prende in esame la radicale differenza tra la cultura indigena e quella occidentale, analizzando da un lato alcune modalità di interazione sviluppate dalle comunità amazzoniche e, dall’altro, i meccanismi interni alle culture indigene che riescono a rafforzarne l’identità. Uno di questi sistemi, largamente utilizzato da diverse comunità indigene non solo amazzoniche, è la minga, una tipologia di lavoro collettivo che ha lo scopo di ottenere un beneficio per la comunità. La minga (chiamata anche minka o mingaco) è un antico sistema di collaborazione usato in America Latina fin dall’epoca precolombiana che può essere attivato per soddisfare le necessità di un’intera comunità, come la costruzione di edifici pubblici e strade, o la raccolta di patate e di altri prodotti agricoli. Quello che si richiede ai partecipanti alla minga è la manodopera, che viene sempre ricompensata ma mai retribuita in denaro. Attraverso queste usanze la comunità riesce a preservare la propria identità riuscendo a superare i confini territoriali e politici che le sono stati imposti.

L’istallazione di Sandoval è composta da una piattaforma di legno alla quale saranno fissati dei pannelli: su quattro di questi verranno proiettati dei video, sugli altri invece saranno riportate immagini delle comunità amazzoniche visitate dall’artista insieme a testi e documenti. Al centro un grande divano dove gli spettatori potranno accomodarsi per seguire le proiezioni o per conversare.

 

Le opere di Juan Esteban Sandoval indagano il rapporto tra storia, identità e comunicazione. Gli oggetti, gli interventi nello spazio pubblico e i video sintetizzano diversi aspetti dell’ibridazione come chiave di lettura delle nostre culture. All’inizio della sua carriera l’artista ha sviluppato progetti in collaborazione con associazioni di mediazione culturale sulle tematiche della migrazione e ha lavorato con comunità indigene della regione Amazzonica e della regione Andina. Nel 2003 ha fondato il collettivo El puente, attivo in Europa e Colombia, un progetto per creare un collegamento e uno scambio tra luoghi geograficamente distanti. Nel 2006 è entrato a far parte di AequatorLab, un progetto in progress incentrato sull’idea dell’equatore come linea, confine, luogo immaginario, divisione tra nord e sud del mondo. Le sue ultime opere partono da un’analisi della storia del rapporto delle culture indigene latinoamericane, in particolare quelle dell’Amazzonia, con i modelli di sviluppo della cultura occidentale. Dal 2002 è responsabile dell’Ufficio Arte di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto.
Tra le sue ultime mostre, Archivo Sur Art Between Identity and the Mask, FUTURA centre for contemporary Art, Praga (2008); AequatorLab Espacio Arte Actual, FLACSO, Quito (2008); En Blanco, Casa Tres Patios, Medellin (2008); Aequator project, MLAC, Museo Laboratorio de arte contemporáneo, Università La Sapienza, Roma, Italia (2008).

 

Installazione realizzata con il sostegno dell’Osservatorio per le Arti Contemporanee / Ente Cassa di Risparmio di Firenze

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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