10 Maggio 2012 21:30
Stazione Leopolda di Firenze | IT
Treize Couleurs du soleil couchant
Liber Fulguralis
L’Esprit des dunes
un progetto di Tristan Murail e Hervé Bailly-Basin
in collaborazione con Suona francese,
Conservatoire de Lausanne – MartLab / Conservatorio Luigi Cherubini Firenze – Vivavoce
L’inizio della collaborazione tra Les Temps Modernes e Tristan Murail, uno dei principali fondatori e teorici della musica spettrale, risale al 1999, nell’ambito di un programma di residenze per compositori e ensemble musicali. Questo sodalizio ha portato alla produzione di un CD vincitore del premio Choc du Monde de la Musique, e di un DVD, con le immagini video di Hervé Bailly-Basin, che ha ottenuto il Grand Prix de l’Académie Charles Cros 2002.
L’œil écoute è una nuova tappa di questa collaborazione, in un progetto che unisce musica strumentale, elettronica e video.
Tre i pezzi in programma. Di Treize Couleurs du soleil couchant è stato detto spesso che è un lavoro “impressionista” e il riferimento è ovviamente all’opera di Monet Impression, soleil levant, che ha dato il nome al movimento artistico nato in Francia nella seconda metà dell’Ottocento. Più che di impressionismo, però, Murail parla di simbolismo, perché del fenomeno naturale del tramonto ha considerato la struttura, l’evoluzione temporale, il modo in cui la luce e i colori si trasformano, rapidamente ma impercettibilmente, creando un’opera in tredici sezioni, che diventano i tredici colori del tramonto.
Liber fulguralis è una “creazione congiunta” in cui la componente musicale e quella visiva sono state elaborate contemporaneamente da Murail e da Hervé Bailly-Basin. Ispirato all’antica arte di interpretare i fulmini, l’opera sviluppa le ramificazioni di un unico lampo.
In L’Esprit des dunes è il deserto a essere evocato, per le sue risonanze psicologiche e per le sue analogie musicali. In questo lavoro il compositore si ispira per la prima volta alla musica tradizionale di altre culture, la Mongolia e il Tibet, due regioni entrambe segnate dal ” deserto “, quello del Gobi, in Mongolia, e le regioni montagnose e semi disabitate del Tibet.
Il video di Hervé Bailly-Basin su L’Esprit des dunes è presentato in prima mondiale.