Luisa Cortesi

VIVIDO. TRILLO. BRILLO

17 Maggio 2009 20:00

Stazione Leopolda di Firenze | IT


Questi tre lavori sono stati concepiti, più che per consequenzialità, per assonanza stilistica. Sono opere apparentemente prive di drammaturgia dove l’unicità strutturale del corpo si dichiara essa stessa drammaturgica. Semplificando potremmo dire che Vivido ha un portamento cinematografico, Trillo pittorico-cinetico e Brillo scultoreo-pop.

Negli ultimi lavori avevo indagato il corpo scultoreo e iconografico prima e, successivamente, il corpo come strumento culturale, analizzandone le connessioni e la struttura. Mi interessava entrare nella logica del movimento dettato dai condizionamenti della postura occidentale e delle raffigurazioni artistiche provenienti dalla storia dell’arte, per rappresentare il movimento come passaggio da una posa a un’altra, come una successione di frames.

In Vivido, Trillo e Brillo la ricerca sul movimento è mossa dalla ricerca di rappresentare, attraverso la dinamica delle connessioni interne, passaggi di impulsi e riorganizzazioni dello scheletro e del peso, in un corpo che trova la possibilità di movimento grazie a spinte emotive e processi di costruzione basati sulla ripetizione e la sorpresa intesa come accadimento improvviso.
Lo spazio in questi lavori è preso in considerazione come luogo di apparizione, nudo, che prescinde dalla propria funzione. Lo spazio è dunque avulso dalla priorità funzionale di supporto.
La luce, semplicemente, determina la possibilità di rappresentazione e la visione cruda della partitura fisica.
Luisa Cortesi

 

Luisa Cortesi, nata a Prato nel 1977, danzatrice e performer, si avvicina alla danza classica e moderna, per poi focalizzare la sua attenzione sulla danza contemporanea attraverso lo studio delle tecniche Nikolais, Cunningham, Release, Limon. Di particolare rilievo l’esperienza newyorkese presso il Trisha Brown Dance Studio e la partecipazione a numerose produzioni della compagnia Virgilio Sieni Danza. Dal 1999 inaugura un percorso di sperimentazione in ambito performativo, attraverso la collaborazione con artisti visivi, musicisti e poeti. Negli ultimi anni la sua attività di ricerca nel campo della danza e della performance alterna progetti individuali alle consolidate collaborazioni con l’artista visivo Massimo Barzagli con il quale ha presentato, a Fabbrica Europa 2007, il progetto Il braccio nella manica.

 

coreografia e interpretazione: Luisa Cortesi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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