3 Maggio 2012 22:00
Stazione Leopolda di Firenze | IT
Nell’ambito del progetto POST ELETTRONICA
a cura di Valentina Gensini e Letizia Renzini
Il progetto indaga i territori della sperimentazione “post-elettronica”, in un tributo a John Cage che intende rilevarne l’eredità contemporanea: artisti che condividono un uso drammaturgico e gestuale delle nuove tecnologie. Opere ibride che uniscono musica, video, performance, scultura, suono, rumore, vocaboli di un linguaggio composito dove la gestione di software avanzati si combina al manufatto, nel tentativo di scioglimento dell’approccio concettuale in direzione del coinvolgimento dello spettatore.
O Horizon che la violoncellista, improvvisatrice e compositrice statunitense Theresa Wong presenta per Post Elettronica prevede una “leggera” interazione con il pubblico, che sarà chiamato a portare oggetti di ogni tipo (di uso comune, o più ricercato) come strumenti per lo svolgimento della performance. Il suono degli oggetti portati dal pubblico si aggiungerà alla voce e al violoncello, svelando una sorta di ritualità del microcosmo sensuale di materiali di uso quotidiano, quasi che – attingendo alle qualità fantastiche al loro interno – gli oggetti diventino veri e propri strumenti.
Horizon O si riferisce allo strato di sottobosco dove avviene la decomposizione. In questa zona ricca di nutrienti, i materiali caduti vengono trasformati in nuovi, subendo un processo lento ma potente di metamorfosi.