Pietro Pireddu

PANIMUNDU | Residenza

23 Maggio 2021 - 27 Maggio 2021 00:00

PARC Performing Arts Research Centre Firenze | IT


INFO


Il coreografo Pietro Pireddu torna a PARC con Carolina Amoretti, Giulia Gilera e Chiara Casiraghi per proseguire il lavoro sulla sua nuova creazione Panimundu.

Il progetto prende il nome dal frutto prodotto dalla malva che per la sua forma in sardo viene chiamato panimundu (pane del mondo). Il frutto di questa pianta selvatica diventa il simbolo di spontaneità e nutrimento. Un nutrimento che durante l’infanzia è accompagnato dal gioco, il quale a sua volta diventa ricerca di un’esperienza di contatto immediato con la natura.

Questa riflessione è nata dalla contemplazione di immagini archetipe dell’infanzia che si collegano alla natura di un sé originale e innato che non ha subìto, nel tempo, variazioni e che per sua natura rimane inalterato. Il lavoro che intendo sviluppare affronta due campi dell’esistenza umana che solo apparentemente potrebbero sembrare incompatibili: la religione e il piacere.

Accostarli permette di svolgere, nell’ambito della danza, del movimento e dell’azione performativa, e quindi del corpo, una ricerca riflessiva e critica su come il nostro corpo e le nostre esperienze possano contattare in maniera simultanea il senso del piacere e una pratica di avvicinamento al proprio essere, che sintetizzata in extremis si può definire religione. Il piacere di scoprirsi, di fare esperienza di noi stessi attraverso l’atro, attraverso la ricerca del diverso che ci conduce al simile e poi alla riconoscenza, ci consente di sperimentare in prima persona l’esperienza di quel legame significativo con la natura innata, invariata e originale della nostra presenza nel mondo. Il piacere di scoprirci nel mondo, presenti a noi stessi, ai nostri sensi e a quelli degli altri, rivitalizza la natura del nostro essere rendendola processuale e dinamica, attiva e riflessiva.

Panimundu simboleggia questa attività di riconoscimento, che non si prefigge il compito di trovare soluzioni o risposte definitive e certe, ma vuole mettere in moto il processo della ricerca che qui si configura come il piacere di sentire un legame.
Pietro Pireddu

 

[foto: Rebecca Lena]

 

 

 

 

 

 

 

 

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