platform A35
se tutto andrà bene qualcosa non ha funzionato
Solo l’uomo sa danzare. Confrontata con l’andatura lineare, retta, la danza è un lusso che si sottrae completamente al principio di prestazione.
Byung-Chul Han
Che rapporto intercorre fra performance e biografia? Due corpi si raccontano reciprocamente nello spazio scenico, corpi intesi come insiemi di segni, come superfici dense di memoria, continuamente in lotta contro l’impermanenza, sbilanciati verso il futuro nel flusso del divenire.
Il frammento biografico si confronta con la propria incompletezza rispetto alla totalità dell’esperienza individuale come la coreografia si confronta con il proprio ciclo di morte e rinascita. La relazione che si stabilisce viene trattata come diagnosi dell’incontro con l’altro da sé ed emerge l’esperienza particolare di ogni corpo come territorio, come spazio, come possibilità e come struttura capace di raccontare se stessa, singolarità in cui si trova inscritto un vissuto.
La memoria del corpo è l’agente coagulante della nostra ricerca. L’interazione del gesto dei due danzatori resta tuttavia imprevedibile. Questa strategia permette di creare un rapporto simbiotico con la natura frammentaria del ricordo di ciò che accade in scena.
Pietro Pireddu e Mosè Risaliti
Pietro Pireddu (1983) dal 2002 inizia a studiare danza a Macomer (NU) presso la scuola Speridan. Continua nel 2004 presso la Scuola del Balletto di Toscana. Studia anche con Stefania Russoniello, Francesco Testoni e Sabina Cesaroni. Nel 2007 fonda, con Valentina Fruzzetti, Maktub noir compagnia di danzatori, che debutta nel Luglio 2007 al Florence Dance Festival con Perdidos. Nel 2009 e nel 2010 vince il concorso internazionale per giovani coreografi “European Dance Alliance Personal Work” tenutosi a Roma, con la coreografia Menteur. Nel 2010 e nel 2012 viene selezionato per il progetto CHOREOGRAPHIC COLLISION. Nel 2011 vince l’International Choreographic Competition di Milano danza Expo. Nel 2014 è impegnato nella produzione Digitale purpurea di Daniele Albanese. Nel 2015 collabora alla nuova produzione del regista e coreografo berlinese Christoph Winkler Golden stars on blue. Sempre nel 2015 lavora alla nuova produzione Lü, realizzata in collaborazione con Company Blu, progetto da solista che debutta in prima assoluta a Parigi, presso Eglise de Saint Merry in occasione del festival “Corpus”. A settembre 2016 partecipa alla XI edizione del festival “a piede libero” Mogliano danza 2016, dove debutta con il lavoro site specific Totem. A novembre 2016 partecipa come coreografo al progetto “Funfhundertsehzig”, video installazione di Irene Lupi, progetto vincitore del premio “TU35 – 2016” di Officina Giovani presso Centro Pecci, Prato. Nello stesso mese debutta la sua nuova produzione Avanzi.
Mosè Risaliti (1981), performer e coreografo toscano, parallelamente alla sua formazione nelle arti sceniche e nella performing art, sviluppa una personale ricerca attraversando diverse discipline e somatic practices. Lungo questo percorso di studio incontra Company Blu, malpelo, Julien Hamilton, Katie Duck, Lisa Nelson, David Zambrano, Peter Jasko e collabora con diverse realtà della scena italiana e internazionale: The Living Theatre, a2 company, voetvolk, Ayelen Parolin, Yasmin Hugonnet. Nel 2009 fonda kirillov, contenitore di collaborazioni con artisti provenienti da diversi linguaggi che confluiscdono in un’estetica comune. Partecipa alla fondazione di Attivisti della Danza a Firenze con cui tuttora collabora. Dal 2013 inizia anche la collaborazione con Fosca per diversi progetti di formazione nelle scuole. Nel 2015 con Fosca produce 2BEE, progetto vincitore del bando Anghiari Dance Hub, con il sostegno di Fabbrica Europa, MIBACT e Regione Toscana.
ideazione e coreografia: Pietro Pireddu e Mosè Risaliti
costumi: Alessia Castellano
suono e scena: Jacopo Buono
residenze: Sesto TRAM, Spazio Materia, Il Vivaio del Malcantone
produzione: Company Blu
con il sostegno di Fondazione Fabbrica Europa, Company Blu, Sesto TRAM, Il Vivaio del Malcantone.
con il contributo di MIBACT Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e della Regione Toscana
platform A35 si articola nel nuovo spazio di Fabbrica Europa, PARC ex Scuderie Granducali alle Cascine di Firenze, un luogo con una forte carica non convenzionale.
Alla base del progetto l’idea di ricercare nel territorio nazionale, e non solo, giovani coreografi la cui ricerca mostra nuovi processi creativi, ma anche la società in mutamento che in essi necessariamente si rispecchia.
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