Silvia Calderoni / Ilenia Caleo

ARTIFICIALE Residenza

12 Marzo 2024 - 19 Marzo 2024

PARC Performing Arts Research Centre Firenze | IT


INFO
Attività non aperta al pubblico


Silvia Calderoni e Ilenia Caleo in residenza a PARC.

artificiale
Prendiamo appunti per un nuovo lavoro. Come sempre, lo facciamo con i corpi. Da performer e praticanti della scena, componiamo e pensiamo “da dentro”. Stiamo indagando fenomeni sottili, sull’orlo della percezione. Cerchiamo dispositivi di presenza per trasformare gli affetti in spazi, i cambi emotivi in coreografie. Inquietudine, stupore, ridere a crepapelle. Meteorologie, essere a fior di pelle, lasciar traspirare. Scrivere con le nuvole.
In un tempo dominato dal full HD, vorremmo lavorare su entità a bassa definizione. Creare in scena qualcosa che sembri sbagliato, ma solo leggermente.
È accaduto qualcosa. Ma cosa?
«Nuvola: aggregato di micro-goccioline in sospensione. Le gocce sono il risultato di una condensazione attorno a una particella. Senza particella – senza “impurità” – la condensazione non avviene. Il materiale particellare a disposizione ricopre un ambito esteso, dalle polveri di loss ai micro-organismi. Una nuvola non va considerata solo come acqua allo stato di vapore, di rugiada, ma come un insieme complesso, impuro e informato». G. Clément, Nuvole, 2005.
Archivi gassosi.
Meteorologìa, dal greco (τὰ) μετέωρα, “i fenomeni celesti”, in italiano “meteora”, neutro plurale dell’aggettivo metéoros, “che sta in alto nell’aria”. In senso lato, scienza che studia l’atmosfera terrestre e i fenomeni di varia natura che in essa si verificano. La meteora poi – stella cadente o stella filante – è un fenomeno consistente in una intensa eccitazione luminosa e ionizzazione, che può verificarsi nell’atmosfera per la caduta di un meteoroide. Atmosfera: in fisica definisce l’involucro gassoso che circonda o sovrasta un corpo solido o liquido. Meteorologia vs cronologia, come temporalità drammaturgica.

– Silvia Calderoni Ilenia Caleo


Silvia Calderoni è attrice e performer. Si forma artisticamente da giovanissima con la compagnia Teatro della Valdoca, di cui è stata interprete in diverse produzioni, tra cui Paesaggio con fratello rotto. Dal 2006 è parte attiva della compagnia Motus ed è interprete negli spettacoli Rumore RosaA placeICS – racconti crudeli della giovinezza, CracLet the sunshine inToo-lateIovadoviaTre atti pubbliciAlexis. Una tragedia grecanella tempestaCaliban CannibalKing ArthurTutto brucia, ospitati in festival nazionali e internazionali. È protagonista di The Plot is the Revolution a fianco di Judith Malina, storica fondatrice del Living Theatre. Dal 2015 è in tournée con il solo MDLSX, di cui firma anche la drammaturgia insieme a Daniela Nicolò. Nel 2022 è in scena ancora con Valdoca con Enigma. Requiem per Pinocchio. Premio Ubu 2009 come miglior attrice under 30, al cinema è Kaspar in “La leggenda di Kaspar Hauser”, film cult diretto da Davide Manuli (2012), e poi in “Last Words” (2020) di Jonathan Nossiter, nella serie Sky “Romolus”, diretta da Matteo Rovere e in “Non mi uccidere” (2021) di Andrea De Sica. È protagonista del film e video opera “Moonbird” (2022) di Rä Di Martino. È stata artista associata di Queering Platform del Kowloon Cultural District di Hong Kong (2020/23) e consulente artistica di Sherocco Festival (Ostuni).
Ilenia Caleo è performer, attivista e ricercatrice. Dal 2000 lavora come attrice, performer e dramaturg nella scena contemporanea, collaborando con diverse compagnie e registe/i. Ha curato la drammaturgia di Tutto brucia (2021), Frankenstein (a love story) (2023) di Motus e Exinction / les Phalènes (2022) del coreografo Alexandre Roccoli.
Filosofa di formazione, si occupa di corporeità, epistemologie femministe, sperimentazioni nelle performing arts, nuove istituzioni e forme del lavoro culturale. È ricercatrice all’Università IUAV di Venezia, dove insegna “Performance, studi di genere e della sessualità”, e co-fondatrice del Master Studi e Politiche di Genere dell’Università Roma Tre. Collabora con il gruppo di ricerca del progetto quinquennale “INCOMMON. In praise of community. Shared creativity in arts and politics in Italy (1959-1979)”, ERC Starting Grant. Ha pubblicato il volume Performance, materia, affetti. Una cartografia femminista, Bulzoni 2021 e co-curato In fiamme. La performance nello spazio delle lotte 1967/1979, b-r-u-n-o 2021. È una delle autrici invitate a scrivere per Choreographies of the impossible, catalogo della 35° Bienal de São Paulo.
Attivista del Teatro Valle Occupato e nei movimenti dei commons e queer-femministi, è cresciuta politicamente e artisticamente nella scena delle contro-culture underground e dei centri sociali.
Calderoni-Caleo si incontrano nel 2012 al Teatro Valle Occupato in Animale politico project di Motus e iniziano un progetto comune tra residenze artistiche, atelier di ricerca e performance. Dal 2017 sono docenti allo IUAV di Venezia nel Laboratorio di Arti visive. A partire dal workshop di Biennale College Teatro 2018, hanno dato vita a KISS (2019), progetto performativo con 23 performer, prodotto da Santarcangelo Festival, CSS Udine, Motus Vague. Per la Queering Platform del Freespace West Kowloon di Honk Kong hanno ideato il progetto nomade SO IT IS (http://www.soitis.art/it). Nel 2021 hanno fatto parte di Flu水o, progetto crossdisciplinare vincitore dell’Italian Council (9° Edizione 2020), per il quale hanno creato l’azione performativa thefutureisNOW? (Milano, Seoul, Shanghai). Nel 2022, hanno creato l’istallazione Pick Pocket Paradise per la mostra “Espressioni con frazioni” al Castello di Rivoli – Museo di Arte Contemporanea (Torino). Sono artiste associate del Padiglione Italia della Biennale Architettura 2023.
Nel 2023 ha debuttato ad Amburgo il loro ultimo lavoro performativo The present is not enough, coprodotto da Azienda Speciale Palaexpo – Mattatoio | Progetto Prender-si Cura, Kampnagel (Hamburg), Kunstencentrum Vooruit vzw (Ghent), Motus Vague.
Oltre ai progetti artistici, condividono in verità un po’ tutto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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