THE COLOR OF THE TABLE

Regan Wheat

3 Maggio 2012 - 13 Maggio 2012 19:00

Stazione Leopolda di Firenze | IT


Nell’ambito di POST ELETTRONICA
a cura di Valentina Gensini e Letizia Renzini

Il progetto indaga i territori della sperimentazione “post-elettronica”, in un tributo a John Cage che intende rilevarne l’eredità contemporanea: artisti che condividono un uso drammaturgico e gestuale delle nuove tecnologie. Opere ibride che uniscono musica, video, performance, scultura, suono, rumore, vocaboli di un linguaggio composito dove la gestione di software avanzati si combina al manufatto, nel tentativo di scioglimento dell’approccio concettuale in direzione del coinvolgimento dello spettatore.

Regan Wheat ha iniziato questa ricerca dopo aver letto i saggi “Lecture on Nothing” e “Lecture on Something” di John Cage. Questi scritti esplorano la relazione tra suono e silenzio all’interno di una struttura, e i modi in cui “le parole fanno, o aiutano a fare, i silenzi”. Il testo e gli spazi “informano” e si coinvolgono vicendevolmente, formando il modo in cui “qualcosa”, “niente” o “tutto”, vengono comunicati.

Tra flatness del supporto originario e dimensione scultorea acquisita, questi lavori sono costruiti per immagini “ritrovate” e spazi non attivi, secondo un processo descritto dall’artista: “Estraggo le immagini dal loro specifico contesto culturale e gli spazi inattivi dalle loro strutture. Decontestualizzando le immagini e gli spazi vuoti dal loro referente, mi prefiggo di esporre i silenzi del “niente”, nascosti nella loro evidenza unitamente ai suoni del “qualcosa”. Lavoro dentro la struttura del giornale quotidiano, dentro i suoi contenuti di lotta, violenza, paura, rabbia e desiderio. Rimuovendo le immagini dalle loro storie e gli spazi non utilizzati che inquadrano le informazioni, intendo ricostituire e rappresentare ciò che è sempre presente nel bombardamento giornaliero dell’informazione: le pause, i silenzi, gli spazi di non-azione, i luoghi al di fuori del posizionamento relazionale, esterni agli specifici codici culturali”.
L’intenzione dichiarata è quella di distogliere l’attenzione dall’incessante fragore dell’”azione” per ritrovare i silenzi della “non-azione” insiti nella voce quotidiana del giornale.

 

Regan Wheat lavora principalmente attraverso scultura e disegno. Ha partecipato a diversi workshop in Europa e Sud Africa.
Ha esposto in Europa e negli USA, e sue opere fanno parte della collezione Daimler-Chrysler a Detroit.
Attualmente vive a Firenze, dove insegna disegno ed è direttore della Washington University St. Louis Sam Fox School of Visual Art & Design.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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