Villa Romana e PARC presentano un pomeriggio di performance con Greta Bimonte, Andrea D’Amore, Jeremiah Day, Lucie Janotová, Kleopatra Vorria, risultato di un’indagine condivisa di dieci giorni sulla composizione in tempo reale.
Il programma si sviluppa attraverso l’incarnazione e l’istanziazione, in movimento e voce, muovendosi sulla linea di demarcazione tra personale e pubblico in questo momento e in questo tempo.
There Are Several Different Houses è l’evento conclusivo del workshop di Jeremiah Day che ha visto la partecipazione dell’ospite speciale Adalisa Menghini e il supporto di Alessandra Palma di Cesnola e del Garage Performance Studio di Porta Romana.
Il workshop è stato una sorta di trasmissione di strategie di “nuova danza” nel lavoro con il corpo e la voce – dalla “Feldenkrais Into Composition” di Menghini alla condivisione di Day della Logomotion di Simone Forti – e si apre ora a una dimostrazione pubblica in cui gli spettatori sono invitati a partecipare come testimoni attivi.
Greta Bimonte è un’artista visiva e una performer con sede a Bologna. La sua ricerca artistica si concentra sul corpo: come muovere, toccare e vivere il mondo, con una particolare attenzione ai percorsi geografici.
Andrea D’Amore si è laureato in Lettere e parallelamente ha fatto diverse esperienze di cucina e di arte. La sua pratica fonde esperienze di dialogo, condivisione, ospitalità, cucina e convivio per creare atmosfere.
Jeremiah Day ha studiato arte all’Università della California, Los Angeles e alla Rijksakademie. Proveniente dalla performance nel contesto delle arti visive, ha studiato anche il movimento, lavorando regolarmente con la pioniera della danza postmoderna Simone Forti. Nel suo lavoro le realtà politiche e personali si intrecciano attraverso diverse tecniche, tra cui la fotografia, il video e il movimento. Attualmente è un Post-Doctoral Fellow presso il Center for Educational Research and Academic Development in the Arts di UniArts Helsinki, dove esplora il ruolo della pedagogia delle arti nella vita pubblica.
Lucie Janotová è una teorica culturale e professionista dell’arte che attualmente sta conseguendo il dottorato di ricerca in Scienze Politiche e Sociologia presso la Scuola Normale Superiore di Firenze. Quando non lavora presso l’università, è in tournée con il suo ultimo film documentario “Szabad Egyetem/The Free University” sull’esilio dell’Università dell’Europa Centrale dall’Ungheria e sugli studenti che hanno cercato di opporre resistenza.
Kleopatra Vorria è un’artista emergente che vive e lavora nei Paesi Bassi. La sua pratica ruota principalmente intorno a narrazioni sceneggiate basate su momenti di femminilità e forme di gioco di potere e prendono forma in performance, video o installazioni sonore. Al di fuori della sua pratica artistica, approfondisce il suo amore per il cinema in qualità di co-fondatrice e programmatrice di Asian Movie Night, organizzazione no-profit che cura eventi incentrati sul cinema asiatico per sviluppare una maggiore comprensione interculturale.
Una collaborazione Villa Romana Firenze, Fondazione Fabbrica Europa, PARC Performing Arts Research Centre, Uniarts Helsinki