11 Maggio 2019 17:30
PARC Performing Arts Research Centre Firenze | IT
nell’ambito del progetto
FOCUS CINA
Corpo, ideologia, contemporaneità
Il passato è una terra straniera. Tian Tian, nei due estratti da Pear Garden e Yong 2, guida il pubblico in un esercizio di immaginazione, o un’esplorazione, del passato in quanto ‘luogo esotico’.
Pear Garden è un adattamento in forma di danza di una delle forme di opera tradizionale cinese risalente all’epoca Song (960-1270 D.C.).
Yong 2 è una composizione originale ispirata alle miniature di epoca Han (202 A.C. – 220 D.C.) che rappresentano fanciulle nell’atto di danzare. Questo viaggio esprime il profondo rispetto di Tian Tian, ma anche la necessità di tracciare una connessione con l’oggi, con la dimensione personale e con la sensibilità contemporanea.
Nel suo doppio ruolo di coreografa e ricercatrice di danza antica cinese, Tian Tian unisce la ricostruzione archeologica della danza tradizionale cinese con la volontà di ri-immaginarla per il pubblico odierno.
FOCUS CINA
Corpo, ideologia, contemporaneità
Quando si sente parlare di arti sceniche cinesi, la mente va immancabilmente alle stesse immagini: le movenze languide dell’opera di Pechino, le prodezze fisiche di acrobati e contorsioniste, le immense coreografie di gruppo. Cartoline di una Cina esotica, lontana nel tempo e nello spazio, difficile da conciliare con la nostra idea (italiana, europea) di “contemporaneità”. Suggestioni che solleticano la fantasia suggerendo una differenza sostanziale, irriducibile, fra “noi” e “loro”. Dietro l’immagine bidimensionale riproposta incessantemente dai media, ci sono non una ma tante Cine diverse. E la danza contemporanea rispecchia bene il dinamismo di questo paese: una realtà in mutamento, sfaccettata, in cui tradizione e sperimentazione coesistono e dialogano in modo complesso. La rassegna “corpo-ideologia-contemporaneità” intende proporre, al pubblico italiano ed europeo, una panoramica ampia sulla recente produzione di danza e arti visive cinesi.
Cinque coreografi emergenti presentano il loro lavoro attraverso spettacoli, performance e workshop. Al centro della loro ricerca, il corpo, e le diverse forze ideologiche che (in ogni periodo storico) lo attraversano, condizionano, definiscono.
Dal corpo come luogo di resistenza di Lian Guodong/Lei Yan al corpo come ricettacolo della memoria di Wu Hui e Yu Yanan; dal corpo queer e provocatorio di Er Gao alla ricostruzione archeologica del corpo di Tian Tian. Oltre alla parte performativa, il programma offre occasioni di approfondimento con lectio magistralis di personalità accademiche, incontri con gli artisti e momenti di sharing con coreografi italiani. Anche l’aspetto visivo avrà un ruolo centrale, con filmati e contributi video che ripercorrono momenti e personalità salienti della danza contemporanea cinese.
Fabrizio Massini, curatore