8 Maggio 2010 21:30
Stazione Leopolda di Firenze | IT
Il solo Une femme coréenne è la reinterpretazione di una delle più importanti danze tradizionali coreane, il Seung Mu, danza rituale dei monaci buddisti che può essere interpretata sia da uomini che da donne.
Le ricerche coreografiche di Young Ho Nam sul legame tra corpo e spirito l’hanno condotta verso la danza tradizionale coreana di cui in questo lavoro rivisita i tre concetti fondamentali: JENG (serenità, pace e disponibilità), JUNG (peso del corpo, lentezza e presenza) e DONG (ritmo dinamico e movimento). Il risultato è una danza astratta e non narrativa caratterizzata dalla sobrietà dei movimenti: ogni singolo gesto ha un suo specifico significato, il superfluo non esiste.
Nella sua reinterpretazione, Young Ho Nam introduce tratti impressionistici, incrinature, e un’energia diversa rispetto alla danza originale.
Dopo essersi confrontata con la danza tradizionale e la musica contemporanea occidentale (in particolare nel lavoro Matière & Matière) in questa creazione la coreografa coreana esplora i rapporti con la poesia attraverso i testi del francese Paul Godard che ha già lavorato più volte con la compagnia.