11 Maggio 2019 18:00
PARC Performing Arts Research Centre Firenze | IT
nell’ambito del progetto
FOCUS CINA
Corpo, ideologia, contemporaneità
Ping Pong è un percorso di indagine sul rapporto fra corpo e ideologia, con la cultura che funge da tramite. Ricordando l’infanzia passata a esercitarsi nello sport nazionale (il ping pong) della quale la madre è campionessa agonistica, Yu Yanan riflette in scena sul corpo come materiale malleabile, plasmato dalle tensioni ideologiche. Non solo metaforicamente, ma materialmente, nella postura, nella tensione muscolare. Al vertice opposto di questa relazione, il corpo rappresentato dalle arti visive (scultura, pittura, etc) è una manifestazione, o incarnazione, dell’ideologia. Nei monumenti eroici del realismo socialista, così come nella perfezione delle statue rinascimentali, il corpo è uno specchio che riflette lo spirito del tempo.
FOCUS CINA
Corpo, ideologia, contemporaneità
Quando si sente parlare di arti sceniche cinesi, la mente va immancabilmente alle stesse immagini: le movenze languide dell’opera di Pechino, le prodezze fisiche di acrobati e contorsioniste, le immense coreografie di gruppo. Cartoline di una Cina esotica, lontana nel tempo e nello spazio, difficile da conciliare con la nostra idea (italiana, europea) di “contemporaneità”. Suggestioni che solleticano la fantasia suggerendo una differenza sostanziale, irriducibile, fra “noi” e “loro”. Dietro l’immagine bidimensionale riproposta incessantemente dai media, ci sono non una ma tante Cine diverse. E la danza contemporanea rispecchia bene il dinamismo di questo paese: una realtà in mutamento, sfaccettata, in cui tradizione e sperimentazione coesistono e dialogano in modo complesso. La rassegna “corpo-ideologia-contemporaneità” intende proporre, al pubblico italiano ed europeo, una panoramica ampia sulla recente produzione di danza e arti visive cinesi.
Cinque coreografi emergenti presentano il loro lavoro attraverso spettacoli, performance e workshop. Al centro della loro ricerca, il corpo, e le diverse forze ideologiche che (in ogni periodo storico) lo attraversano, condizionano, definiscono.
Dal corpo come luogo di resistenza di Lian Guodong/Lei Yan al corpo come ricettacolo della memoria di Wu Hui e Yu Yanan; dal corpo queer e provocatorio di Er Gao alla ricostruzione archeologica del corpo di Tian Tian. Oltre alla parte performativa, il programma offre occasioni di approfondimento con lectio magistralis di personalità accademiche, incontri con gli artisti e momenti di sharing con coreografi italiani. Anche l’aspetto visivo avrà un ruolo centrale, con filmati e contributi video che ripercorrono momenti e personalità salienti della danza contemporanea cinese.
Fabrizio Massini, curatore