III edizione
Il disordine delle arti
23 maggio – 15 giugno 1996
Firenze, Stazione Leopolda
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Giunge al suo terzo anno la manifestazione Fabbrica Europa – Il disordine delle arti, un progetto di danza, teatro, musica, arti visive su cui convergono differenti energie organizzative, artistiche e produttive con l’obiettivo di realizzare un centro stabile di creazione e di cultura contemporanea.
Le prime due edizioni del festival hanno visto protagonisti la danza e il teatro, esplorati nei loro rapporti con le altre discipline artistiche; quest’anno l’interesse si allarga anche alla musica attraverso un percorso che analizza in particolare le sue relazioni con le arti visive.
Fabbrica Europa è una fabbrica di cultura aperta al confronto tra le diverse esperienze artistiche, luogo di incontro e scambio dove si mettono in scena le più svariate concezioni creative e si presentano al pubblico i meccanismi dell’opera viva e aperta. La versatilità del programma Il disordine delle arti, di fronte alla rigidità di molti altri festival, ha dimostrato che per radicare una manifestazione con queste caratteristiche in una città come Firenze si devono riunire due precisi obiettivi: creare e difendere una piattaforma di esibizione aperta alle forme di espressione più innovative e rischiose, e far convergere le dinamiche creative degli artisti locali attorno a progetti di altri creatori a livello internazionale, costruendo gradualmente una rete di scambi culturali capace di consolidare un terreno fertile e di grande impatto sociale.
Così Fabbrica Europa, in un momento in cui la crisi economica ipoteca l’esistenza di numerosi progetti culturali, è riuscita a diventare uno dei luoghi più importanti di arte viva a Firenze, rispondendo alla domanda di un pubblico trasversale che ha fatto propria una realtà creativa vicina alle proprie esigenze.
La struttura del progetto, che si è dimostrata molto funzionale negli anni, rimane pressoché invariata: agli eventi di spettacolo veri e propri sono legate una serie di attività collaterali e complementari, dalle installazioni alle rassegne video e alle camere d’ascolto, dagli incontri all’attività di formazione.
La Stazione Leopolda vive così, nei suoi diversi ambienti, durante tutto l’arco della giornata, trasformandosi in una ‘casa’ per gli artisti di tutta Europa, un’idea che genera uno spazio creativo comune in cui la mescolanza e la contaminazione tra le diverse identità diventa una nuova forma di lavorare e di intendere l’arte.
Direzione del progetto
Andrés Morte
Direzione artistico-esecutiva
Maurizia Settembri
Con il contributo di
Commissione delle Comunità Europee / Progetto Caleidoscopio
Fondo Sociale Europeo
Regione Toscana
Comune di Firenze
Provincia di Firenze
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Toscana Danza Centro Regionale Toscano per la Danza
Ministerio de Cultura de España
Ministerio de Asuntos Exteriores de España
Istituto Francese di Firenze