IV edizione
Territori / arte e nuove tecnologie
12 – 26 ottobre 1997
Firenze, Stazione Leopolda
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Il triennio dedicato a “Il disordine delle arti” ha permesso a Fabbrica Europa di diventare un importante e necessario punto di riferimento per l’interscambio tra artisti europei e italiani. Fabbrica Europa ha contributo e tuttora contribuisce a ridisegnare il panorama delle arti contemporanee in Italia, grazie all’impegno e al lavoro di uno staff operativo di professionisti, organizzatori culturali e artisti che, con un grande sforzo personale, sono riusciti a porre in un’orbita europea una delle iniziative culturali più interessanti a Firenze.
In questo momento, la progettazione delle manifestazioni culturali sta cambiando radicalmente. Stiamo passando da una realtà artigianale, e molto tradizionale, a modi di produzione che si caratterizzano per la loro universalizzazione e per l’applicazione di criteri di fruizione completamente nuovi, equiparabili a quelli di altri prodotti non culturali.Nei prossimi anni vorremmo “arricchire” il progetto intrapreso con “Il disordine delle arti” e, grazie all’esplorazione di nuovi territori, scuotere il panorama culturale, affinché questo si confronti con le attuali problematiche della società civile, e “agitare” i canali culturali, come valori inerenti alla nostra civiltà e identità, salvaguardandone i diritti e la libertà di azione.
Per questa ragione, sin da ora e nel prossimo futuro, Fabbrica Europa intende aprire un dibattito sul territorio, dalla sua marginalizzazione al suo eccesso di globalizzazione, accettando la sfida delle nuove tecnologie nell’identità dell’arte e sviluppando nuovi sistemi di convivenza culturale che permettano di creare spazi di interazione, senza delimitare la libertà individuale e senza escludere territori poco tecnologizzati.
‘Arte e nuove tecnologie’ ci serve come preambolo di fronte alle porte del XXI secolo per collegare in una stessa visione globale questi due aspetti che necessariamente dovranno alimentarsi reciprocamente per democraticizzare le fonti e il contesto industriale in cui cresce la cultura.
Il posizionamento ideologico di Fabbrica Europa diventa imprescindibile per veicolare una migliore interazione tra artisti e opere, tra offerta e domanda del settore culturale e per evitare una colonizzazione da territori più forti e meglio situati. A partire da ora e durante i prossimi anni, sotto il titolo Territori / arte e nuove tecnologie vogliamo lavorare su tre linee di azione ben delimitate: interazione tra artisti e opere; interazione tra territori di tecnologia avanzata; interazione tra territori sociali: nord-sud, est-ovest.
Gli obiettivi che Fabbrica Europa intende perseguire si basano quindi su questi presupposti: salvaguardare il territorio locale come nucleo vivo di espressione artistica rispetto all’omologazione della cultura operata dalle grandi multinazionali; creare nuove strategie che aiutino a profilare e ad assicurare la sopravvivenza degli ecosistemi culturali più fragili; favorire la formazione e l’interscambio di artisti per creare nuovi meccanismi e relazioni con le tecnologie avanzate; potenziare un reale interscambio tra territori culturali che diventino l’espressione ultima di identità, e che non siano sottomessi a criteri politici di razza o di nazione; fondare a Firenze nella Stazione Leopolda un forum permanente tra scienza e arte che ci permetta di entrare nel secondo rinascimento della nostra storia, promuovendo attività culturali che siano il riflesso della nostra più viva ed irruente contemporaneità.
Direzione artistica
Andrés Morte
Maurizia Settembri
Con il contributo di
Comune di Firenze
Provincia di Firenze
Regione Toscana
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento dello Spettacolo