La quinta edizione di Fabbrica Europa, Territori d’arte, si propone come una vetrina delle arti sceniche contemporanee, una piattaforma d’incontro tra giovani talenti emergenti e noti artisti internazionali ma è soprattutto un’officina d’arte, un grande laboratorio dove, sfidando ogni convenzione sui confini di genere, si sperimentano nuove forme di espressione artistica attraverso l’interscambio di diverse professionalità, competenze, culture, tradizioni.

In collaborazione con alcuni dei più importanti centri europei, Fabbrica Europa ha sviluppato un progetto di ricerca e formazione complesso, che coinvolge numerosi artisti italiani e stranieri specializzati in diverse discipline artistiche – danza, musica, teatro, video, arte, multimedia – e che si prefigge di dare vita a un gruppo di artisti-creatori capaci di lavorare, interdisciplinariamente e con scambi spinti sino alla contaminazione, all’identificazione di un nuovo e più attuale modo di concepire e realizzare la “rappresentazione” delle arti sceniche.
Questo progetto ha determinato la scelta di una programmazione studiata per mostrare come si sia trasformato in poco meno di un secolo il concetto di fruizione dell’arte: dalle atmosfere inebrianti e rituali ancora presenti nel flamenco e nello spettacolo equestre si giunge sino alla jungla musicale del mega-concerto metropolitano, ci si proietta poi oltre la soglia del reale, nel mondo dello sdoppiamento artificiale, del virtuale.

L’obiettivo di tale scelta artistica definisce un’attitudine, non un fine, e si collega indissolubilmente al progetto di ricerca e formazione, scommettendo su giovani talenti artistici europei nel tentativo di creare nuovi sistemi di convivenza culturale e per dare vita ad un progetto realmente innovativo. Rilanciando il dibattito sul necessario sviluppo della “biodiversità culturale” e augurandosi un successo che va ben oltre il festival in se stesso, Fabbrica Europa prosegue la sua esplorazione dei territori d’arte.