PUPILLA 1983/2014

Il progetto RIC.CI, ideato e diretto da Marinella Guatterini, punta a dare risalto e a (ri) mettere in moto la memoria della danza contemporanea italiana dall’inizio degli anni Ottanta sino agli inizi dei Novanta, ricordando un capitolo del nostro passato artistico pressoché dimenticato ma in cui risiedono i germi di una creatività e di una capacità progettuale, spesso in bilico tra danza, teatro, arti visive, poesia e letteratura, sorprendentemente originali.

 

Valeria Magli
PUPILLA

Nel 1983 le tappe di Pupilla, di e con la performer Valeria Magli, erano scandite da riferimenti culturali inequivocabili (Hans Bellmer, Heinrich von Kleist), da immagini evocative, ora commosse, ora rarefatte. E lo sono ancora.
L’odierna ricostruzione della pièce, affidata a tre ballerine della DanceHaus Company, torna a raccontare il rapporto tra bambola, infanzia, erotismo e non solo.
“La bambola appartiene alla numerosa famiglia delle marionette, dei pupazzi, dei manichini, degli automi” dice Valeria Magli, “tutte effigi dell’umano che si legano agli antichi miti sulla resurrezione dei morti e sulla metamorfosi di esseri vivi in figure morte”.
Ricca di calcolatissima fantasia e di un’accurata scelta di musiche e strofe, Pupilla resuscita insieme alle ambigue donne-robot, una pionieristica stagione italiana di “poesia ballerina”, originale ancora oggi.
Marinella Guatterini

Pupilla è un percorso a ritroso nella memoria.
È anche la storia del rapporto tra l’essere umano e le sue riproduzioni: bambole, manichini, pupazzi, giocattoli speciali che imitano la vita senza raggiungerla.
La bambola rimanda al mondo dell’infanzia con i giochi teneri e le cantilene, ma anche con i suoi misteri e le sue perversioni.
“La bambola è apparsa come punto di incontro fra l’antico mito della statua che diventa viva e la nuova mitologia della morta vita meccanica”.
Allora si passa alla vita che imita la finzione, come fanno oggi robot e automi che ci affiancano.
Valeria Magli

 

con DanceHaus Company
interpreti: Chiara Monteverde, Armida Pieretti, Susan Vettori
musiche di Claude Debussy, Gabriel Fauré, Juan Hidalgo, Ethelbert Nevin, C.J. Orth
montaggio musiche (1983) a cura di Valeria Magli
editing e restauro musiche (2014) AGON
poesie di Hugo Ball, Milli Graffi, Letizia Paolozzi, Giovanni Pascoli, Gisèle Prassinos, Umberto Saba
elaborazione testi (1983) a cura di Valeria Magli
con la collaborazione di Letizia Paolozzi
aiuto regia: Dalila Sena
assistente coreografia: Maria Pia Tommaselli
luci: Michelangelo Campanale
costumi (1983): Valeria Magli
restauro costumi (2014): Elisa Scalvini
maschere e manichino (1983): Guerrino Lovato
bambola (1983): Brigitte Starczewski Deval
produzione (1983): Teatro Franco Parenti
produzione (2014): ContART
riallestimento nellíambito del Progetto RIC.CI (Reconstruction Italian Contemporary Choreography)
ideazione e direzione artistica: Marinella Guatterini
assistente alla direzione: Myriam Dolce
in collaborazione con
Amat – Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Arteven Circuito Teatrale Regionale Veneto,
Teatro Pubblico Pugliese – Comune di Bisceglie – progetto “Sistema Garibaldi”
in coproduzione con Fondazione del Teatro Grande di Brescia, Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee, Fondazione Milano Teatro Scuola Paolo Grassi, Fondazione Ravenna Manifestazioni, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Torinodanza

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