9 Maggio 2015 21:00
Stazione Leopolda di Firenze | IT
Questo lavoro prende le mosse dall’osservazione di quei particolari fenomeni che riscontriamo in natura, dove le forme restano, per così dire, incompiute, o danno origine ad altre forme prima d’aver raggiunto quella che ci si aspettava.
Su questo sentiero si muove Ossidiana, un lavoro che al suo interno lascia fluire innumerevoli accadimenti, prima che i precedenti siano conclusi: come accade al vetro di ossidiana, dove il cristallo non sopraggiungerà mai.
È da questo punto di vista minerale, da questa simultaneità, dove tutti sono impegnati a innescare e disinnescare le cose, che di volta in volta il lavoro trascolora in pura materia coreografica, in live electronics concert, in travestimenti con le sabbie dell’Eyjafjallajökull.