K.I.T.E._ambiente di avvio Odissea è una performance-installazione in cui sarà l’interazione del pubblico a determinare il profilo finale dell’evento. Evento che sarà percepito e impersonato in maniera necessariamente diversa da spettatore a spettatore.
La performance, liberamente ispirata all’Odissea di Omero e all’Ulisse di Joyce, si pone proprio come obiettivo quello di farsi vivere dal pubblico in prima persona restituendo l’esperienza di un’odissea consapevole o inconsapevole al pari dell’eroe Ulisse o del dubliner Leopold Bloom.
Per odissea è qui inteso, infatti, il rapporto che lega ognuno di noi all’ambiente in una catena di azioni e reazioni che portano dunque l’uomo a essere non più spettatore passivo, ma a interagire con ciò che lo circonda.
In K.I.T.E._ambiente di avvio Odissea il pubblico interagirà con sei ambienti/situazioni diverse. Sei come i vertici di un esagono che costituirà appunto lo spazio scenico della performance, la nave di Ulisse, sulla quale il pubblico sarà libero di salire e muoversi, non dovendo seguire alcun percorso prestabilito né fisico né interpretativo.
D.L.T. rielaborerà e accompagnerà le interazioni (interventi/stimoli) del pubblico con gli ambienti, attraverso la manipolazione audio, video e azione performativa.
Ogni interazione sarà così tradotta in una azione e reazione scenica hic et nunc (immagine, suono o espressione gestuale del performer), in un continuo scambio di ruoli tra pubblico e D.L.T.
Tra Ulisse e il suo equipaggio.
D.L.T. (Associazione Culturale Heyoke) nasce nel settembre 2005 dall’incontro di cinque giovani provenienti ognuno da diverse e importanti esperienze nel campo artistico, con la voglia di creare una propria strada di sperimentazione e ricerca. Tutti i membri della compagnia hanno collaborato con alcune delle più importanti realtà tealtrali italiane. Queste esperienze hanno portato (e stanno portando) il gruppo a delineare una propria poetica basata sull’interazione di più elementi sulla scena. Il suono, la luce e la scenotecnica assumono un valore drammaturgico e di attiva interazione con l’attore. Il primo spettacolo realizzato dalla compagnia è 2941, scritto e interpretato da Daniele Bartolini e Daniele Melissi per la regia collettiva di tutto il gruppo. Nel giugno 2006, lo spettacolo debutta nella Chiesa di Santo Stefano al Ponte Vecchio di Firenze, e partecipa alla prima edizione dello “Zoom Festival” al Teatro Studio di Scandicci nel dicembre dello stesso anno. Nel 2008 la compagnia vince il bando di concorso “Emergenze Creative 2008” del Comune di Firenze con il progetto Pane e Pupazzi tratto dal testo di Fassbinder. Sempre nello stesso anno ultima la produzione dello spettacolo Il grattacielo sullo spillo presentato a Benevento, Napoli (Teatro Area Nord) e Bologna (Teatro San Martino). Nel novembre 2009 Il grattacielo sullo spillo viene presentato alla VI edizione di Zoom Festival. Inoltre, dal 2006 al 2008, ha realizzato due cortometraggi: Alice nel Paese dell’Etere (finalista al festival Zone video 2006), e Il Pianto dell’Albero (finalista al festival internazionale del cinema di Bergamo 2007), entrambi per la regia di Tommaso Branconi.
ideazione: Neri Avuri, Daniele Bartolini, Tommaso Branconi, Matteo Ciardi, Chiara Fontanella
ricerca drammaturgica e scrittura scenica: Daniele Bartolini
elaborazioni video e video mapping: Tommaso Branconi
allestimento e sound design: Matteo Ciardi
scene: Eva Sgrò
collaborazione alle scene: Marco Burroni
collaborazione tecnica: Marco Santambrogio
voce del ciclope: Michele Andrei
performer: Daniele Bartolini, Fabio Mancini, Neri Avuri,
Monia Baldini, Lorenzo De Laugier
organizzazione e promozione: Chiara Fontanella
Si ringrazia: Famiglia Ciappi, Francesco Branconi, Rebecca Branconi