3 Maggio 2012 - 13 Maggio 2012 19:00
Stazione Leopolda di Firenze | IT
Nell’ambito del progetto POST ELETTRONICA
a cura di Valentina Gensini e Letizia Renzini
Il progetto indaga i territori della sperimentazione “post-elettronica”, in un tributo a John Cage che intende rilevarne l’eredità contemporanea: artisti che condividono un uso drammaturgico e gestuale delle nuove tecnologie. Opere ibride che uniscono musica, video, performance, scultura, suono, rumore, vocaboli di un linguaggio composito dove la gestione di software avanzati si combina al manufatto, nel tentativo di scioglimento dell’approccio concettuale in direzione del coinvolgimento dello spettatore.
“The clean, elegant sound sculptures combine visual, sonic, and spatial elements in an organically balanced entirely artwork. Using simple and well conceived mechanical systems, Zimouns‘s work transforms and activates the space.” Il commento espresso dalla giuria del Premio Ars Electronica 2010 di Linz centra la complessa semplicità di queste opere.
Le installazioni cinetiche di Zimoun costruiscono ambienti visivi e sonori animati da complesse unità autoreferenti, capaci di sollevare interrogativi profondi sull’arte, la dimensione installativa, l’era post-elettronica e la sua relazione con l’automatismo, l’eredità dell’esperienza minimal a seguito del post-moderno, e molto altro.
Usando componenti semplici e funzionali, Zimoun costruisce piattaforme di suono concepite architettonicamente. Esplorando il ritmo meccanico e il flusso in sistemi preparati, le sue installazioni incorporano banali oggetti industriali, materiali semplici e funzionali, articolando una tensione tra i modelli ordinati del Modernismo e l’entropia della vita.