Antonio Montanile

UN FASCIO DI NERVI

17 Maggio 2009 19:00

Stazione Leopolda di Firenze | IT


nell’ambito del progetto MOVING_movimento

 
All’inizio, un musicista avanza sul davanti della scena col suo violoncello, si sistema e inizia a suonare. Presto viene a prender posto al suo fianco il danzatore.
Ma quello che si annuncia come un duo, verrà presto interrotto dai gesti sempre più veementi del danzatore che finiscono per provocare l’allontanamento del musicista.
Tutta la pièce oscilla nell’alternanza tra un possibile «essere insieme» e l’«essere singolo».

Costruendo la sua pièce attorno al paradigma del dolore e della solitudine, Antonio Montanile affronta ciò che lo spinge a danzare, i postumi presenti nel suo corpo e le tracce di una violenta sofferenza vissuta nel passato.
Un fascio di nervi si sviluppa come una sorta di rapporto dialogico in cui il ritmo, tra sospensione e sollievo, sottolinea gli indugi dei due protagonisti nel loro tentativo di approccio.
Robert Suermondt

 

Antonio Montanile studia danza all’Accademia Isola Danza della Biennale di Venezia e successivamente diventa danzatore della compagnia di Carolyn Carlson, con la quale partecipa a diversi spettacoli. In seguito lavora con la Compagnia Abbondanza/Bertoni e con Caterina Sagna per gli spettacoli Relation Publique, Heil Tanz! e Basso Ostinato. Come coreografo firma Quduo (2001), Punto con Fondo (2002) e Niedich (2003).

 

un progetto di Antonio Montanile
interpretazione,coreografia: Antonio Montanile, Thomas Luks
violoncello: Thomas Luks
accompagnamento e creazioni luci: Jean Baptiste Bernadet
produzione: Antonio Montanile
creazione: Summer Studios, Bruxelles; Depianofabriek, Bruxelles

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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