Ares Tavolazzi | Elias Nardi | Edmondo Romano | Emanuele Le Pera

Nadir

18 Maggio 2010 22:00

Stazione Leopolda di Firenze | IT


INFO


Ares Tavolazzi: contrabbasso
Elias Nardi: oud
Edmondo Romano: clarinetti, sax soprano, flauti, duduk
Emanuele Le Pera: duff, bendir, darabouka, riqq, cajon, gong, piatti

 

Il quartetto porta avanti una personale ricerca musicale, creando un ponte sonoro tra il mondo della musica Mediorientale e quello del Jazz. Originale impasto sonoro che scaturisce dalle avvolgenti melodie e dalle ritmiche trascinanti tipiche del repertorio Arabo-Ottomano classico. Ampio spazio viene lasciato alle improvvisazioni, elemento presente in entrambe le culture musicali, arricchito dalle composizioni originali dei quattro musicisti.
Profonde e avvolgenti melodie, lunghi respiri e atmosfere dilatate e rarefatte, alternate a ritmi incalzanti e trascinanti… in un’altalena di suoni, colori, passioni, emozioni…

 

Ares Tavolazzi inizia la carriera di bassista nel gruppo beat Avengers. Nel 1969 forma, con Ellade Bandini e il tastierista Vince Tempera, il gruppo The Pleasure Machine e inizia a lavorare come session man per Guccini e i Giganti. Dal 1973 al 1983 entra nel gruppo storico d’avanguardia AREA, registrando oltre 10 LP e partecipando a numerose manifestazioni internazionali. Nello stesso periodo si avvicina alla musica jazz, frequentando l’ambiente jazzistico di New York. Suona per artisti quali Mina, Eugenio Finardi, Paolo Conte, Vinicio Capossela. Nel 1982 partecipa al tour italiano dell’orchestra di Gil Evans, con Steve Lacy e Pietro Tonolo. Dal 1984 al 1986 è primo in una classifica dei bassisti italiani indetta da Guitar Club. Nel 1987 vince il premio A. Willaert come migliore musicista dell’anno. Dal 1990 a oggi ha collaborato in concerti e registrazioni discografiche con numerosi musicisti italiani e stranieri, tra cui Max Roach, Lee Konitz, Phil Woods, Massimo Urbani, Enrico Rava, Dado Moroni, Enrico Pierannunzi, Roberto Gatto, Danilo Rea, Paolo Fresu… Ha composto e suonato dal vivo in diversi lavori teatrali, di recente Ruth e Il Cantico dei Cantici per la Fondazione Teatro di Pontedera. Ha tenuto seminari sull’improvvisazione in tutta Italia.
Elias Nardi approfondisce lo studio dell’Oud (liuto arabo) compiendo numerosi viaggi in tutto il medio oriente. Segue le lezioni del virtuoso palestinese Adel Salameh, sviluppando un personale approccio allo strumento se pur nel pieno rispetto della tradizione liutistica mediorientale. Si specializza inoltre nel repertorio tradizionale e arabo classico con il maestro Eid al Shaleh di Damasco. Grazie al contatto costante con musicisti arabi, ha assorbito, secondo l’antico metodo della tradizione orale, la tecnica del liuto e le conoscenze teoriche relative al sistema musicale arabo. Collabora e ha collaborato tra gli altri con il virtuoso di nickelharpa Didier François, il bassista Carlo La Manna e il percussionista Emanuele Le Pera al Progetto Nyckel-Oud; con il suonatore di bandoneon Daniele Di Bonaventura; con il cantante/percussionista damasceno Mohammed Eid al Shaleh e il suonatore di qanun Bashir Abu al-Kher nell’Ensemble Takht Cham, il virtuoso di Tar Azero Fakhraddin Gafarov; con il clarinettista Ermanno Librasi e il percussionista Zakaria Aouna nell’Ensemble Sharg Uldusù; con il violinista Savino Pantone e il clarinettista Emanuele Gaggini; con l’orchestra Gli Archi di Lucca; con la soprano Louse Tschabuschnig e il sassofonista olandese Hubert-Jan Hubeek; con il cantautore Max Manfredi; con il Krama Ensemble della cantante cipriota Kyriacoulla Constantinou e del pianista Enrico Bindocci; con il cantante marocchino Aziz Riahi; con il TrioAmaro.
Edmondo Romano, polistrumentista a fiato, ha iniziato fin da giovanissimo a studiare strumenti di diverse fatture e regioni del mondo, dalle cornamuse alle zurne, e poi flauti, oboi e clarinetti, avvicinandosi a tradizioni e stili musicali diversi. Nel ‘90 ha fondato il gruppo di composizione etnica Avarta con cui ha registrato diversi cd e ha suonato in tutta Europa. Ha collaborato con numerose formazioni etno-folk italiane: Charta de mar, Le Vija’, Filippo Gambetta, Comunn Mor, Max Manfredi, Giampiero Alloisio. Ha composto e suonato per diversi gruppi teatrali tra cui il Teatro della Tosse. Attualmente collabora con diversi musicisti e gruppi: l’Orchestra Bailam, Vittorio De Scalzi (New Trolls), Armando Corsi, Max Manfredi, la formazione Picchio dal Pozzo. Ha suonato nel primo cd di Mario Arcari e nell’ultimo di Tony Esposito, e ha collaborato con Antonio Marangolo, Eugenio Finardi, Marco Beasley, Eyal Lerner. Ha inciso numerose colonne sonore per il cinema e la televisione con Pivio e Aldo De Scalzi. Nel 2007 è entrato a far parte della Compagnia Teatro Nudo (ha scritto le musiche per Orgia di Pasolini, Giorni Felici di Beckett, Miele di Salwa Al-Neimi) e ha partecipato alla tournée di Storia di una meraviglia con Maurizio Maggiani.
Emanuele Le Pera utilizza molti strumenti percussivi, in una costante ricerca creativa che lo porta a sperimentare il suono in tutte le sue sfumature. Studia darabouka con Lorenzo Gasperoni, con il maestro egiziano Abdallah Mohammed e con il maestro palestinese Walid Hussein. Da anni collabora con diverse artiste della danza orientale fra cui Jamila Zaki,Francesca Pedretti, Malika Ferhat, Parvani e Ester D’Argenio. Ha collaborato e collabora con il cantante marocchino Aziz Riahi, con il cantante berbero-algerino Arezki Adani nel gruppo Arezkiensemble, con l’arpista Patrizia Borromeo nel gruppo di musica antica Perincantamento, con il cantautore Max Manfredi, con il virtuoso di nyckelharpa Didier Francois, con il contrabbassista Carlo La Manna e con il clarinettista Emanuele Gaggini. In trio con il violinista Savino Pantone e il suonatore di oud Elias Nardi collabora con l’Orchestra Gli Archi di Lucca. Collabora con la cantante Marina Macrì nel progetto Omaggio a Rosa Balestrieri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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