Francesco Marilungo / Körper

STUPOROSA

16 Settembre 2023 18:00

Museo Novecento di Firenze | IT


INFO
BIGLIETTI
intero 13€
ridotto 10€ *
studenti 8€ **

* Over 65, soci Arci, Unicoop Firenze, Controradio Club, Touring Club Italiano, Lungarno, IREOS, Centro Pecci Prato, possessori biglietto mostre in corso e Amici di Palazzo Strozzi
** Studenti universitari, Accademia Belle Arti, IED, Polimoda, iscritti scuole di danza convenzionate

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e nei punti vendita Boxoffice

I biglietti sono acquistabili anche presso
PARC, P.le delle Cascine 7, Firenze
mar > dom h 17:00-19:00


in programma anche
17 Settembre 2023 18:00


…forse noi non possiamo conoscere il vero motivo per cui stiamo piangendo.
Forse non piangiamo per, piangiamo piuttosto di o con un motivo.
Forse le nostre spiegazioni sono solo storie imbastite dopo i fatti. (Heather Christle, The Crying Book)

Il lutto è l’insieme delle pratiche sociali e dei processi psichici suscitati dalla morte di una persona cara. Così Alfonso di Nola descrive ne La morte trionfata quello che in passato costituiva un aspetto della vita sociale, un sistema complesso di gesti e lacrime condivise che attraverso codici definiti e pratiche rituali permetteva al singolo di manifestare il proprio dolore con il supporto della comunità.
Oggi, in una società atomizzata, il lutto ha perso la dimensione comunitaria per diventare una condizione individuale; l’essere umano si trova solo davanti a una morte ‘nuda’, priva dell’aspetto culturale e relazionale che per secoli aveva mantenuto. Si è perduto l’istituto culturale di un rito funebre che permetteva di superare la crisi della perdita, elevandola, attraverso il simbolo, a un piano meta-storico. Manca la comunità con cui iniziare il processo di elaborazione e distacco dal dolore attraverso la condivisione.
Eppure si vive costantemente la morte di qualcuno o di qualcosa, le perdite sono talmente vicine, numerose e varie – basti pensare alla recente pandemia, alle guerre, ai naufragi nel Mediterraneo – da rendere il lutto una condizione esistenziale, quasi un senso di malinconia diffuso che per quanto presente non si riesce a elaborare.
L’unica reazione possibile rimane il pianto, un pianto immotivato, come se il lutto fosse uno stato ineluttabile dell’esistenza.
E così, apparentemente senza motivo, piangono le cinque performer di Stuporosa, dando vita a un pianto che assume varie sfumature, ora trattenuto, ora soffocato, che si fa musica, che sfocia nella speranza, che diviene canto ricalcando le sonorità di un antico lamento funebre salentino.


Dopo gli studi in Ingegneria Termo-meccanica e un periodo di ricerca nel settore aerospaziale, Francesco Marilungo frequenta l’Atelier di Teatrodanza presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Prosegue la sua formazione come performer entrando in contatto con coreografi e artisti di fama internazionale come Masaki Iwana, Claudia Dias, Gabriela Carrizo, Yasmine Hugonnet, Jan Fabre, Gisele Vienne e Romeo Castellucci. Negli anni lavora come performer per vari artisti tra cui Enzo Cosimi, Antonio Marras, Jonathan Burrows/Matteo Fargion e Alessandro Sciarroni.
Parallelamente all’attività di danzatore intraprende un proprio percorso autoriale. Attento al rigore compositivo di matrice RTC (Real Time Composition), focalizza il suo interesse nella creazione di atmosfere frutto della giustapposizione di immagini strutturate su più livelli di rappresentazione. Nei suoi lavori ricorre al corpo come portatore del duplice valore iconico/narrativo per indagare le figure archetipiche dell’inconscio collettivo con particolare attenzione al perturbante, a tutto ciò che è connesso al desiderio interdetto.
Con i suoi lavori partecipa a diversi festival italiani. Con il progetto Party Girl vince il Premio Prospettiva Danza Teatro 2020 e viene selezionato per la NID New Italian Dance Platform 2020/2021.

regia e coreografia: Francesco Marilungo
con Alice Raffaelli, Barbara Novati, Roberta Racis, Francesca Linnea Ugolini, Vera Di Lecce
musica e vocal coaching: Vera Di Lecce
spazio e luci: Gianni Staropoli
costumi: Lessico Familiare
foto e video: Luca Del Pia
produzione: Körper | Centro Nazionale di Produzione della Danza
coproduzione: Fabbrica Europa
con il sostegno di IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia
con il supporto di Short Theatre Festival, Fuori Programma Festival, Teatro Akropolis & Dracma Teatro – Progetto CURA, Did Studio, Base Milano, Qenhun

foto: Luca Del Pia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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