7 Maggio 2018 21:30
Stazione Leopolda di Firenze | IT
Un incontro tra due tra i rappresentanti della scena sonora italiana, Massimo Pupillo del gruppo romano degli Zu, e Stefano Pilia, che dopo aver militato nei Massimo Volume ha arricchito le fila degli Afterhours, band di Manuel Agnelli con cui registra e suona in tour. Insieme a Jessica Moss toccheranno territori sonori tanto evocativi quanto carichi di venature scure, in un mix di suoni e voci che scoprono sfumature inedite.
La canadese Jessica Moss è nota come violinista, backing vocalist e co-autrice in band di culto quali Thee Silver Mt. Zion Memorial Orchestra e Black Ox Orkestar, e per le sue collaborazioni con Carla Bozulich Evangelista e il compianto Vic Chesnutt, Jessica Moss giunge con Pools of Light al suo primo disco solista, per Constellation, registrato e mixato da Radwan Ghazi Moumneh (Jerusalem in My Heart). Pools of Light è caratterizzato da musica elegiaca tra neoclassicismo, colonna sonora, elettronica, art-punk e avant-folk, un lavoro profondamente emotivo. Moss ha sviluppato un distintivo e impressionante approccio al violino combinando la naturale fluidità tecnica, la padronanza dei generi e un’avventurosa esplorazione degli effetti analogici.
Stefano Pilia e Massimo Pupillo si incontrano una decina di anni fa a Bologna, quando Pilia apre per gli Zu con il suo progetto Blind Jesus. Pian piano e organicamente i due iniziano a registrare delle session casalinghe prevalentemente acustiche, che formeranno il loro primo album in duo “Dark Night Mother” in uscita a maggio 2018 per Offset in Italia e Consouling Sounds per il resto d’Europa. “Dark Night Mother” vede il contributo vocale di quattro donne (Olivia Arebalo, Lucinda Mahua, Alexandra Drewchin e Sandra Canessa, ovvero due sciamane amazzoniche, una cantante newyorchese e una pittrice di El Salvador), che diventano la figura della madre come topos dell’archetipo generativo.