4 Luglio 2013 21:15
Progetto per giovani coreografi a cura di Fabbrica Europa
nell’ambito di Orizzonti Verticali | Arti sceniche in cantiere
Daniele Albanese
IN A LANDSCAPE
Una performance che si definisce attraverso una particolare struttura e organizzazione di spazio, movimento e suono, e nella lettura geometrica del luogo dove si svolge.
Sono stati isolati quegli eventi e meccanismi del vivere quotidiano e urbano che provocano cambiamenti e alterazioni.
Meccanismi definiti come Vento, non in senso atmosferico, ma come induttori e motori di cambiamenti e di dinamiche sonore e fisiche.
Come il vento atmosferico anche in questo caso ciò che agisce è invisibile; l’apparire, fisicamente e sonoramente, è il risultato di un passaggio in un paesaggio urbano.
Francesca Foscarini
GRANDMOTHER
Un corpo che lascia andare il passato, che vive qui ed ora, l’urgenza del presente, che non sa che cosa accadrà l’istante successivo.
Lo muove il ritmo del respiro, del ricordo, della luce che invade il buio.
Questo solo nasce dai ricordi che Francesca ha della propria nonna. La ricerca del movimento trova la sua origine dal ricordo e da come esso attraversa il corpo non solo dal punto di vista fisico ma anche psicologico ed emotivo.
Annalì Rainoldi
DIATARAXIA NOCTUIDAE
Uno studio sull’essere, in un determinato tempo, luogo e stato. Protagonista di un paesaggio deserto e silenzioso un’entità femminile che nel suo vagare nomade ricorda il volo della diataraxia, una farfalla notturna.
Come un pensiero frusciante che dispone e misura lo spazio senza soffermarsi, lei scardina il senso dei luoghi, il loro orientamento spaziale e simbolico. L’accelerando è il suo tempo e la trasformazione la sua ragione d’essere.
La domanda che ispira questa nuova creazione è: che suono hanno i pensieri quando si vive in uno stato di totale perturbabilità?