Pietro Pireddu

PANIMUNDU

21 Settembre 2022 19:00

PARC Performing Arts Research Centre Firenze | IT


INFO
BIGLIETTI
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ridotto 5€ *
* Over 65, under 18, soci Arci, Unicoop Firenze, Controradio Club, Touring Club Italiano, Lungarno, IREOS, Centro Pecci Prato, possessori biglietto mostre in corso e Amici di Palazzo Strozzi, studenti Accademia Belle Arti, IED, Polimoda, iscritti scuole di danza convenzionate

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Della malva è ben noto il fiore che dà nome al colore. Meno appariscente è il suo frutto verde, nutriente, tondo e schiacciato: il panimundu, “pane del mondo”.

Panimundu si dispiega come una pratica coreografica dove spazialità, sensazioni, senso articolare e energia si modulano attraverso una serie di ripetizioni che divengono possibili solo con l’emergere di uno scarto rispetto all’azione, all’attimo che si è appena esaurito. Questo scarto, spesso minimo, segna una svolta, per quanto lieve, nelle relazioni tra le performer e con chi partecipa dell’evento.
La prossimità tra le interpreti non è mai affettata né diviene uno spettacolare (se non reazionario, di questi tempi) contatto-a-tutti-i-costi. Le relazioni rimangono in atto, visibili in quel moltiplicarsi di dettagli che è dono del senso del tempo compositivo di Pietro Pireddu con Carolina Amoretti, Chiara Casiraghi, Giulia Gilera e il compositore Spartaco Cortesi («Se ci fosse più tempo i dettagli si moltiplicherebbero, ma guardando di sfuggita molto sfugge», ci ricorda in Geografie Antonella Anedda, come Pireddu di origini sarde).

Partecipare dell’effetto-panimundu è fare esperienza di un oggi intempestivo, di un tempo anticlimatico, senza quelle angosce o accelerazioni pandemiche alle quali la ricerca coreografica di Panimundu ha saputo resistere.
– Melissa Melpignano, ricercatrice e studiosa di danza e arti performative

 

coreografia: Pietro Pireddu
interpreti: Carolina Amoretti, Chiara Casiraghi, Giulia Gilera
musica: Spartaco Cortesi
coproduzione: Fabbrica Europa, Compagnia degli Istanti, S’ALA
con il supporto di PARC Performing Arts Research Centre, Company Blu

 

[foto: Giampaolo Becherini]

 

 

 

 

 

 

 

 

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