Spazio Nu

IL TEATRINO DI RORSCHACH

10 Maggio 2009 22:30

Stazione Leopolda di Firenze | IT


Dopo alcune performance e studi, il primo lavoro Il teatrino di Rorschach prende forma da un impulso iniziale di non definizione aprioristica del lavoro che è stato, solo alla fine, riassunto dal tracciato fisico-creativo del teatrino: l’aver lasciato il corpo slegato da una partitura o da un’impostazione logica, artefice dell’epifania di umane relazioni e rituali abitudini, è stato l’inizio di un percorso drammaturgico al contrario, dove il corpo, non più al servizio di un’idea registica, coreografica o tematico-concettuale, si avvale di queste ultime, per meglio esprimere la sua natura linguistica, propensa più a far emergere personalità dinamico-scheletriche che personaggi.
Seguire il corpo che scrive, osservarne il percorso, accettarne le indicazioni, il non pensato, il non deciso: questa è stata la condizione che ha creato un umano tracciato, il nostro teatrino delle ossa, dove l’azione svolta si dissolve per lasciare spazio alla danza delle emozioni, dell’invisibile, di ciò che resta.
Massimo Pierini e Alessio Targioni

Hermann Rorschach 1884 – 1922.
Il test o reattivo di Rorschach è considerato ideale per elicitare delle risposte attraverso l’uso di stimoli ambigui.

Non esistono risposte giuste o sbagliate, ma dall’interpretazione delle risposte date a ciascuna macchia è possibile delineare un profilo per attitudini, un profilo di personalità e identificare eventuali nodi problematici del soggetto.

[…] al contempo, la definizione stessa di “Test” risulta non essere totalmente adeguata, in quanto come test psicologico presenta scarsissime proprietà psicometriche.

 

Compagnia Spazio Nu
La compagnia nasce all’interno dello Spazio Nu di Pontedera, luogo di studio e ricerca per molteplici discipline (contact improvvisation, butoh, clown, ricerca vocale…).
L’esigenza che avevano Massimo Pierini (Performer, ricercatore di movimento e funzioni vocali) e Alessio Targioni (Attore, clown) era quella di distaccarsi dai linguaggi appresi nel loro percorso artistico e umano, per indagare il loro “dialetto”, o meglio il dialetto a cui insieme potevano dar vita nell’estenuante tentativo di comunicare sulla scena.

 

una creazione di Massimo Pierini e Alessio Targioni
con Massimo Pierini e Alessio Targioni
disegno luci: Stefano Franzoni
produzione: Spazio Nu

 

 

 

 

 

 

 

 

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