Fabbrica Europa 1999

VI edizione
Territori d’arte
10 – 30 maggio 1999
Firenze, Stazione Leopolda

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Cinque anni di Fabbrica Europa costituiscono una solida garanzia per un marchio di arte e di territorio culturale che si è andato consolidando a Firenze.
Un marchio che rappresenta il carattere civile dell’arte più contemporanea della Regione Toscana e che ha dato un segno di identità all’antica e fatiscente Stazione Leopolda, aprendola nuovamente all’Europa e occupando uno spazio di rilievo nella rete dei centri delle nuove tendenze artistiche.

Quest’anno il programma di Fabbrica Europa dimostra una volta di più il consolidamento delle linee progettuali e la fedeltà alla scommessa sulla danza contemporanea e le nuove forme dell’arte scenica e visiva. Malgrado ciò la nostra crescita è in costante pericolo, avendo dimostrato, nonostante l’impegno del nostro gruppo di lavoro, il rischio che comporta, anno dopo anno, una manifestazione di tale rilievo, la cui programmazione colma il vuoto lasciato dall’assenza di una stagione internazionale. 

Fabbrica Europa, consapevole della sua forza trainante nell’implementare un nuovo modo di sostenere l’arte e gli artisti, e del rischio da essa assunto di un disordine delle arti come modello di fine millennio per far convergere le diverse tendenze che si manifestano in tutto il mondo, si rende una volta di più disponibile a raccogliere la sfida di articolare una programmazione condivisa con le istituzioni locali al fine di continuare a lavorare per una grande vetrina che dia alla città di Firenze il suo posto nel mondo, promuovendone la grande fucina creativa e i contenuti ideali che occorre continuare a far emergere.

Abbiamo rischiato e continueremo a farlo, abbiamo rotto con la ghettizzazione degli artisti locali e regionali; siamo contenti di aver giocato pulito e di aver sostenuto interessi che vanno al di là del profitto economico. Se vogliamo ampliare il terreno di gioco e condividere i rischi, è indispensabile giocare insieme: perché la cultura è un bene sociale, produce impiego e contribuisce in modo sostanziale a ridisegnare le nuove città nel prossimo secolo. La Stazione Leopolda non può rinnovarsi solo con un’operazione di facciata; esiste una nuova forma di rigenerazione delle nostre città attraverso la pratica quotidiana, infondendo nuova linfa alle attività culturali e tramandando le nostre tradizioni artistiche.
Questa volta dobbiamo entrare tutti sul terreno di gioco, e capire che le arti hanno smesso di essere manifesti artistici delle buone intenzioni per incarnarsi in una reale e necessaria qualità di vita.

 

Direzione artistica
Andrés Morte, Maurizia Settembri

Con il contributo di
Comune di Firenze
Provincia di Firenze
Regione Toscana
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Fondo Sociale Europeo
Commissione Europea

 

 

 

 

 

 

 

 

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