Fabbrica Europa 2006

XIII edizione
Laboratorio del possibile
5 – 21 maggio 2006
Firenze, Stazione Leopolda

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Perciocché quanto più i mezzi, co’ quali si imita,
son lontani dalle cose da imitarsi,
tanto più l’imitazione è meravigliosa

Galileo Galilei, Le Opere (vol. XI)

L’officina, la bottega, lo studio come preparazione e prova, la fabbrica della ricerca e della sperimentazione condivise, l’incontro dei talenti in uno spazio denso e significante: tutto questo è un laboratorio del possibile che indaga procedure vive e risultati esibiti, proponendo, da Firenze e dalla Toscana all’Europa e al mondo, di rinnovare insieme agli artisti la fiducia nei propri mezzi, nella propria scienza, nella propria arte e in un pubblico capace di interrogarsi più che di consumare.
Fabbrica Europa – idee ed emozioni, pensieri e azioni, arti vive e saperi, creatività e impegno – riapre come ogni anno per artisti, spettatori, operatori e cittadini.
Il Laboratorio del possibile ha una doppia anima – innovazione e nuove tecnologie ma anche riflessione viva su percorsi sensoriali e intellettuali – esplorata da performer, videomaker, musicisti, danzatori, new media artist, oltre che da studiosi e spettatori, attraverso numerosi workshop, seminari e incontri.

Nella circolazione dei linguaggi della contemporaneità le arti mettono in gioco il proprio farsi, elaborando scienza e coscienza. Lo sguardo d’artista, individuale o espressione di identità collettive, non si sottrae alle sfide e alle potenzialità delle tecnologie, usandole con spregiudicatezza e creatività, interrogandosi sui meccanismi ‘segreti’ dei saperi, sulle loro modalità di sperimentazione e confronto con l’immaginario comune, con il trasmettersi, nella produzione e nella fruizione, delle emozioni e dei linguaggi connessi. Gli artisti investigano il nesso arte-scienza che apre, chiude, disturba, normalizza, predispone, disconnette, percorre, individua, il circuito scenico. Sono infatti, l’arte viva e la scienza autentica, sistemi e linguaggi che coniugano laicità e spiritualità, anima e ingegno, espressione e rappresentazione, pratica sperimentale e ricerca pura.

L’obiettivo è superare il confine tra due mondi apparentemente lontani, il corpo in scena e le tecnologie più sofisticate, attuando un’esplorazione delle nuove possibilità e una viva sinergia. Il risultato è una ridefinizione dei linguaggi artistici che fa strada a un nuovo tipo di immaginazione e di percezione dello spettacolo. L’utilizzo della tecnologia non solo come ingegnosa scenografia, ma come tema fondante, strategia riflessiva sulle nuove potenzialità tecnologiche delle arti sceniche.

 

Direzione artistica
Maurizia Settembri, danza e multimedia
Roberto Bacci, teatro
Lorenzo Pallini, musica

Con il contributo di
Comune di Firenze
Provincia di Firenze
Regione Toscana
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Programma Cultura 2000 dell’Unione Europea

 

 

 

 

 

 

 

 

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