Embodying Absence è l’ultima fase di avvicinamento al tema dell’assenza. Dopo Dealing with Absence (assenza come distanza) e Touching Absence (assenza come relazione), questo ultimo step rappresenta un processo di ricerca e accettazione dell’assenza come stato interiore.
Per un danzatore la parte più difficile dell’accettare il vuoto di memoria è il giudizio che ne deriva perché in questa professione viene richiesto di non dimenticare nessun movimento.
L’intento di Embodying Absence è quindi quello riportare il danzatore alle memorie fisiche che precedono la costruzione di queste aspettative per ritrovare la bellezza dello stare con semplicità in qualunque dimensione, anche in quella del vuoto.
Il progetto si propone di lavorare sull’apprendimento in tempo reale di una breve partitura di movimento da un visore di Realtà Virtuale per poi esercitarsi a stare nei vuoti di memoria di ciò che è stato appreso.
Il visore diventa così oggetto presente/assente poiché strumento principale, esperienziale, maschera attraverso cui si apprende in tempo reale e che teletrasporta il performer in un luogo dell’infanzia, fatto di gioco e di libero movimento, da cui rubare gesti e sequenze in modo estemporaneo. In questo modo, pur partendo dallo stesso materiale video, si costruisce una partitura di movimento diversa per ognuno.
Margherita Landi, coreografa, danzatrice e antropologa, dal 2014 si occupa di ricerca su corpo e nuove tecnologie e di come questa relazione trasformi alcuni dei rituali umani più comuni. Nel tempo ha esplorato Augmented Reality (AR), Virtual Reality (VR), Projection mapping e diversi social media. Negli ultimi due anni si è concentrata sul VR per il potenziale di embodiment che offre questa tecnologia, studiando tecniche di trasmissione coreografica attraverso il visore VR. Nel 2020 il suo progetto coreografico X-Dealing with Absence è stato selezionato da Biennale College Cinema VR. Nel 2022 il suo progetto No avatars è selezionato ad Amsterdam al VRLab di Cinedans e al Creator’s Lab dei VRDays ed è stato presentato all’Immersive Tech Week 2022 a Rotterdam.
Il suo lavoro mira a una riflessione sull’utilizzo consapevole della tecnologia come strumento esperienziale e creativo, eliminando la dicotomia umano/artificiale che tende ad attribuire allo strumento tecnologico una valenza negativa e interpretandolo invece come possibile estensione del corpo stesso, quindi in grado di “aumentare” l’esperienza che di esso si può fare.
Agnese Lanza, danzatrice e coreografa, ha lavorato con diversi coreografi e compagnie tra cui Rosemary Lee, Tino Sehgal, Robert Clark, Anton Mirto, Maciej Kuzminsky, Sioned Huws, Virgilio Sieni, Company Blu in Italia, Regno Unito e Giappone. A Londra ha lavorato come direttrice di prove per giovani compagnie come Dance United Company, Trinity Laban Youth Company e Step into Dance Company oltre ad aver insegnato danza per bambini presso il Trinity Laban.
Come coreografa ha creato Inter Pares Project (2013-2017), In/ti/mo (2018), Tactum (2019-21), Tu Torial (2020), La Reverie (2021) e lavori commissionati, in collaborazione con altri danzatori. Dal 2017 lavora come assistente artistica di Virgilio Sieni e come insegnante di danza per bambini e adulti in diversi contesti.
un progetto di Margherita Landi e Agnese Lanza
coproduzione: Compagnia Simona Bucci / degli Istanti, Fabbrica Europa
Calendario
4 maggio 2023 | Torre CUBO Unipol, Bologna
17 settembre 2023 | Festival Fabbrica Europa – Manifattura Tabacchi, Firenze
Fotogallery
foto: Monia Pavoni (Festival Fabbrica Europa, Manifattura Tabacchi, Firenze, 17 settembre 2023)