Lemmy B. è uno stravolgimento di prospettiva nel definirsi, una decisione radicale nel pensarsi.
Non attendere, agire.
Una soggettività non prevista si manifesta e afferma la volontà di essere presenza generativa in un sistema dominante che adotta la paura come elemento fondante all’interno di uno schema di controllo meticoloso, asfissiante.
L’estetico e il politico s’instaurano reciprocamente nello spazio abitato da Lemmy B. e stimolano pratiche trasformative attraverso le quali il soggetto si apre a un divenire non determinato, allenando partiture di consapevolezza.
In una scena nuda, dove la drammaturgia sonora è un costante sguardo che non lascia scampo, il corpo, come unico dispositivo in grado di riconfigurare grammatiche di potere, sovvertire canoni, esplorare nicchie di piacere e alleanze costituenti.
Artista multidisciplinare, Nunzia Picciallo è coreografa, performer e insegnante certificata di Gaga movement language. Le sue creazioni spaziano tra danza, performance, arti visive e pittura astratta.
Dopo il diploma al Dance Arts Faculty, approfondisce gli studi presso Batsheva Excellence Program, Sadna, La Collectiz, e il gaga teacher training program.
I suoi lavori sono stati presentati in Italia, Francia, Belgio, Germania, Grecia, Israele, Palestina, Panama, Stati Uniti, Taiwan.
Artista selezionata per la Vetrina della giovane danza d’autore 2022 – Network Anticorpi XL, nel 2021 ha vinto il Circle Contemporary Dance Contest 2021.
Nel 2023 ha ottenuto il 3° Premio Performance all’International Solo Tanz-Theater, l’Incentivo alla scrittura coreografica a Cortoindanza ed è stata selezionata per Stray Birds Platform (Taiwan), dove ha ricevuto il premio SAI Festival e il premio Masdanza.
creazione, visual, performance: Nunzia Picciallo
suoni: Brandon LaBelle
accompagnamento drammaturgico: Tita Tummillo De Palo
produzione: Equilibrio Dinamico
coproduzione: Fondazione Fabbrica Europa, Associazione Culturale Ri.E.S.Co. Ricerca e Sviluppo Coreografico – Network Internazionale Danza Puglia
con il supporto di PARC Performing Arts Research Centre – Firenze, e La Contrada Teatro Stabile di Trieste nell’ambito del progetto CURA 2024
e il supporto di Spin Time Lab
foto: Stefano Sasso, dettaglio