Irene Russolillo | Luca Brinchi | Karima DueG
If there is no Sun

If there is no sun è una creazione che nasce dalla collaborazione tra la coreografa Irene Russolillo, il video artist Luca Brinchi e la musicista e performer italo-liberiana Karima DueG insieme ai danzatori Antoine Danfa, Mapate Sakho (Senegal) e Ilyes Triki (Tunisia).
Il lavoro si è sviluppato a partire dal 2020 nell’ambito di CRISOL – creative processes, un progetto ideato da una rete di strutture italiane e internazionali per promuovere opportunità di incontro e processi di co-creazione tra artisti italiani e internazionali.

Lasciateci arrivare in quel posto in mezzo ai nostri sogni, dove tutte le luci sono nostre.
Facciamo si che la nostra voce sia il nostro cibo.
Possano i nostri pensieri essere muscolosi.
Lasciateci arrancare nel nostro mare
.*

Si aprono crepe nelle lingue a parlare di Africa ed Europa, di corpi-territori e di confini che opprimono. Si prova a condividere sogni e desideri. E un senso di estraneità.
Si vorrebbero vedere i propri diritti riconosciuti e liberarsi dai propri fantasmi. Sulla terra, nel mare, in mezzo alle altre creature, una nuova comunità emerge dal suo stato di invisibilità. E intraprende una lotta che è un discorso e un viaggio, in cui l’ambiente muta per consunzione e sfocatura.
I margini dei ritratti dei singoli si dissolvono. Emerge un organismo più ampio che si insinua tra i differenti paesaggi. Si sfumano i confini dall’uno al molteplice mentre l’ambiente si lascia attraversare, squarciare e acidificare.

* estratti tradotti e reinterpretati, a partire da Ladan Osman, Refusing Eurydice (Exiles of Eden-Coffee House Press 2019)
creazione: Luca Brinchi, Karima DueG, Irene Russolillo
performance: Antoine Danfa, Karima DueG, Irene Russolillo, Mapathe Sakho, Ilyes Triki
musiche: Drexciya, Kawabate, Karima DueG
testi: Sun Ra, Ladan Osman, Felwine Sarr, Keorapetse Kgositsile, Karima DueG
ambiente: Luca Brinchi
movimento: Irene Russolillo
suono: Edoardo Sansonne / Kawabate
costumi: Marta Genovese
ideato nell’ambito di CRISOL – creative processes, un progetto di internazionalizzazione dei processi creativi
finanziato nell’ambito del programma Boarding Pass Plus 2019 promosso dal MiBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo
produzione: Fondazione Fabbrica Europa, Gruppo Nanou, Spellbound Associazione
con il sostegno di Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Danza Urbana, Menhir Dance Company / Talos Festival – Ruvo di Puglia
residenze: Centre Culturel Blaise Senghor, Dakar; MADA Théâtre, Tataouine; PARC Performing Arts Research Centre, Firenze
in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura di Dakar, Istituto Italiano di Cultura di Tunisi
CRISOL – creative processes è realizzato da una rete di organizzazioni italiane e straniere. I partner italiani sono: Fondazione Fabbrica Europa – Firenze (project leader), CapoTrave / Kilowatt – Sansepolcro, Danza Urbana – Bologna, LIS LAB Performing Arts / CROSS Festival – Verbania, Tersicorea / Med’Arte / Cortoindanza – Cagliari, Muxarte / ConFormazioni Festival – Palermo, Menhir – Ruvo di Puglia. I partner internazionali coinvolti in questa sezione del progetto sono Cie 5ème Dimension – Dakar (Senegal) e MADA Théâtre – Tataouine (Tunisia).

 

Calendario

3 giugno 2022 | TenDance festival – Teatro Comunale, Piverno (Latina) | Open studio
4 giugno 2022 | TenDance festival – Museo MADXI, Latina | Open studio
4-5 luglio 2022 | Teatro India – Sala Oceano Indiano, Roma | Debutto
1 settembre 2022 | Armonied’ArteFestival – Teatro Comunale, Soverato (Catanzaro)
3 settembre 2022 | Oriente Occidente – MART, Rovereto (Trento)
7 settembre 2022 | Danza Urbana – DumBO, Bologna
10-11 settembre 2022 | Festival Fabbrica Europa – Teatro Studio, Scandicci (Firenze)

15 settembre 2022 | Città delle 100 scale Festival – Teatro Stabile, Potenza

20-21 settembre 2022 | Teatro India, Roma
25 ottobre 2023 | Spazio Rossellini – Polo Culturale Multidisciplinare Regionale, Roma
27 ottobre 2023 | Teatro dell’Unione, Viterbo
20-21 novembre 2023 | Maison de la Culture Douta Seck, Dakar (Senegal)

 

Fotogallery

 

 

 

[cover foto: Giuseppe Follacchio, fotogallery: Monia Pavoni]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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