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Premio Toscana Factory - Dance

20 Maggio 2011 21:00

Stazione Leopolda di Firenze | IT


Il Premio Toscana Factory – dance è un concorso coreografico rivolto a giovani artisti legati al territorio toscano unito a un progetto di residenze creative nell’ambito della coreografia e della performing art a cura della Fondazione Fabbrica Europa.
La selezione, sotto forma di presentazione delle creazioni nell’ambito del festival Fabbrica Europa 2011, e il premio, sotto forma di futura residenza e presentazione del lavoro nell’ambito di Fabbrica Europa 2012, fanno sì che il Premio Toscana Factory Dance sia un’occasione di incontro con realtà internazionali, permettendo così lo scambio di esperienze e linguaggi diversi.

Al termine della serata, tra i 7 artisti selezionati, una giuria di giornalisti e operatori del settore ha decretato i vincitori che sono risultati ex aequo:
Piergiorgio Milano con DENTI
Eleonora Chiocchini con FRANE

Il premio del pubblico è stato assegnato a:
Valeria Cosi con FEMMEHOMME

Questi i 7 lavori selezionati che sono stati presentati:

FRANE
di e con Eleonora Chiocchini
Giulia Zeetti – voce, Gilles Dubroca – elaborazione sonora, Armand Amar e Shahar – musiche
si ringrazia l’Associazione Culturale Dance Gallery e la Compagnia Simona Bucci

L’attenzione si concentra sul fenomeno naturale delle frane e sulle diverse dinamiche con cui tale evento si manifesta. Narrazione per immagini, suoni e corpi appaiono, scompaiono, si staccano o si depositano come i frammenti di un terreno che frana.
Eleonora Chiocchini si forma come danzatrice presso l’Ass. Cult. Dance Gallery di Perugia. Dal 2005 entra a far parte della Compagnia Abbondanza/Bertoni e della Compagnia Teatrodanza Tiziana Arnaboldi. Prende parte in alcune produzioni della Compagnia Habillé d’eau, Aldes di Roberto Castello, Dergah Danza Teatro, e della Compagnia Déjà Donné. Dal 2009 si avvicina al territorio toscano collaborando con la Compagnia Simona Bucci nel suo ultimo progetto Giuditta e Oloferne, spettacolo coprodotto dalla Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, con il sostegno del CCN – Centre Chorégraphique National Nord Pas de Calais di Carolyn Carlson. Nel 2010 presenta un suo lavoro nella rassegna Invito di Sosta, nell’ambito del progetto DaTo/Danza in Toscana.

 

MO(VI)MENTO D’INFANZIA
di e con Veronica Cornacchini
Andrea Nevi – elaborazione video, Matteo Gioli – musiche

Ispirato al progetto Back to the future della fotografa Irina Werning, questo lavoro di ricerca sul movimento nasce dalla volontà di portare il corpo a ricordare una gestualità infantile, una danza pura, non codificata, per un percorso a ritroso alla ricerca di una nuova istintività.
Veronica Cornacchini, nata a Foligno, si forma presso il centro culturale Opus Ballet di Firenze, e con Marina Giovannini e Samuele Cardini. Dal 2006 approfondisce i suoi studi presso Scenario Pubblico, sotto la direzione di Roberto Zappalà. Entra a far parte della Compagnia Zappalà Danza, per cui collabora dal 2006 al 2008. Lavora con coreografi del calibro di Yuval Pick e Helge Letonja della Steptex Dance Company di Brema, per cui danza nella produzione Shaum. Nel 2009 viene scelta dalla Biennale di Venezia per far parte del giovane gruppo di danzatori dell’Arsenale Danza, sotto la direzione di Ismael Ivo.

 

FEMMEHOMME
di Valeria Cosi
con Valeria Cosi, Antonella Digilio
Valeria Cosi – elaborazione video dal documentario di Lorella Zanardo, Elisa Battistutta – musiche

Una riflessione su come le donne vengono rappresentate in televisione, contraffatte e irreali. Volti spietatamente ricondotti a maschere dall’invasività della chirurgia estetica, all’insegna della dittatura della “perfezione”.
Valeria Cosi, nata in Toscana, dopo una formazione in danza contemporanea con alcuni tra i maggiori danzatori di Virgilio Sieni, continua i suoi studi presso la Rotterdam Dance Academy.
Alcuni dei suoi lavori vengono scelti da importanti festival per giovani coreografi, tra cui l’Opendans Festival di Rotterdam e il Bjcem XIV biennal of Young Artists from Europe and the Mediterranean a Skopje. Nel 2010 inizia un lavoro sul corpo delle donne, Femmehomme, che porta come primo studio al TEST extra presso la Het Nutshuis dell’Aja.

 

PRIVATE DANCER (estratti)
di Sharon Estacio
con Melissa Cosseta, Sharon Estacio, Giuseppe Insalaco, Lauren MacLaughlin, Lucrezia Palandri

Lo spettacolo, site-specific, è stato creato per una libreria-caffè, e nasce dall’idea di interpretare quello che succede nei luoghi dove la maggior della gente socializza, ma dove alcuni rimangono da soli. Situazioni in cui è possibile osservare momenti privati che si è voluto portare davanti al pubblico.
Sharon Estacio è una danzatrice e coreografa newyorkese. Nel 2009 partecipa come collaboratrice/performer del gruppo Fuori Luogo ai progetti Non sei più la sigaretta che tenevo in bocca (Maison Bio, Firenze) e Tatirifiù Plastique (Ex-Fila, Firenze), lavorando su temi ecologici. Nell’autunno del 2009 danza in Early Works con la Trisha Brown Dance Company al Festival RED di Reggio Emilia e nel 2010 partecipa come danzatrice al progetto Mycelial Sketches della Shen Wei Dance Arts.

 

DENTI
di e con Piergiorgio Milano

Un personaggio naufragato dai suoi ricordi, in balia delle sue stesse emozioni. Denti è uno scontro tra l’impossibilità di partire e il desiderio di dimenticare. È stato creato esplorando la perdita, l’assenza, la gelosia e il desiderio. Denti è appena passato. Denti è ciò che rimane. È il desiderio di impedire, di ringhiare, di mordere. Denti è una divertente tragedia.
Piergiorgio Milano nasce a Pinerolo. Si diploma alla scuola di circo Flic e in seguito si trasferisce in Francia dove studia al centro di ricerca per le arti circensi Le Lido di Tolosa. Approfondisce lo studio della danza contemporanea al SNDO di Amsterdam. Parallelamente fonda il collettivo 320CHILI con cui vince il Premio Equilibrio 2010 per lo spettacolo Ai migranti, coprodotto da Sosta Palmizi. In Toscana ha lavorato con Giorgio Rossi in Ellypsis e con Raffaella Giordano in AMAFI (2009) e tiene spesso seminari come insegnante.

 

BOLO#3
coreografie di Massimo Pierini
ideazione di Massimo Pierini, Silvia Rubes e Alessio Targioni
con Massimo Pierini e Alessio Targioni
Stefano Franzoni – luci

Due uomini si incontrano e si confondono in un crescendo di azioni, che pur raggiungendo il loro tracollo non incontrano mai un epilogo. Un ballo bulimico in cui tutto perde di significato, un meccanismo futile e onnivoro, da loro stessi creato e al quale non esitano a darsi in pasto.
Massimo Pierini, nato a Pisa, si forma in danza classica con Marina Van Hoecke e Janusz Pietrasz e parallelamente studia tecniche moderne – contemporanee e Contact Improvisation. Nel 2004 studia a New York con la compagnia di Trisha Brown e al Movement Research. In America conosce Atsushi Takenouchi, maestro di danza butoh, diventandone allievo. Collabora con Sabrina Cunha, Yoko Ota, Floriana Lombardo, e il maestro di butoh Kan Katsura. Dal 2006 insieme a Floriana Lombardo dirige a Pontedera lo Spazio NU.

 

IN.CO. STUDIO PER UN SECONDO CAPITOLO (L’incontro)
di Antonello Tudisco
di e con Francesco Colaleo, Luca Cacciapuoti
produzione: interno5/collettivo NaïDa

IN.CO. indaga l’incomunicabilità cercando di dare risposte a un quesito: come si comporterebbe un corpo esterno che si trovasse a essere spettatore della relazione tra i corpi stessi e lo spazio? Indipendentemente dal fine con cui agiscono, i corpi entrano ineluttabilmente in contatto, e ogni contatto tra loro diventa un luogo “altro” in cui le differenze si possono annullare o accentuare.
Antonello Tudisco si forma presso la Folkwang Schule di Essen, si perfeziona con Simona Bucci, Antonella Bertoni e David Zambrano e collabora al Festival Internazionale di Montalcino. In qualità di coreografo presenta i propri lavori al Teatro Nuovo di Napoli e alla Biennale di Venezia. Ha collaborato inoltre con il CDTM e l’Art Garage. Dal 2003 è co-fondatore dell’associazione Interno5.

 

La giuria era composta da:

Teresa Bettarini – Teatro Metastasio, Prato
Tommaso Chimenti – Nuovo Corriere di Firenze
Patrizia De Bari – Giardino Chiuso, San Gimignano
Leonardo Diana – Versilia Danza / Quartieri Abitati, Bagnone
Daniela Giuliano – CanGo Cantieri Goldonetta, Firenze
Valentina Grazzini – L’Unità
Tuccio Guicciardini – Giardino Chiuso, San Gimignano
Roberto Incerti – La Repubblica
Ina Christel Johannessen – Zero Visibility Corp, Oslo
Roberto Mansi – presidente ADAC Toscana
Alessandra Moretti – Aldes / Spam!, Lucca
Andrea Nanni – Armunia, Castiglioncello
Nabil Ouelhadj – direttore artistico e coreografo,
/ Roots&Routes, Lille
Gabriele Rizza – Il Tirreno / Il Manifesto
Fruzsina Szep – Sziget Festival, Budapest
Francesco Ventriglia – direttore artistico Maggiodanza, Firenze

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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