Balcani: passato e presente

Incontro

10 Maggio 2014 17:00

Stazione Leopolda di Firenze | IT


INFO
Ingresso libero

Da una collaborazione tra Oxfam Italia e Fondazione Fabbrica Europa nasce l’incontro Balcani: passato e presente attraverso il teatro e la cooperazione internazionale, un momento di approfondimento e di informazione in occasione del focus che Fabbrica Europa dedica quest’anno al teatro dell’Est
L’incontro vedrà gli interventi di Giorgio Ursini Uršič, critico teatrale che da tempo vive e lavora a Sarajevo, e Sorinel Ghetau, direttore di Oxfam Italia alla cooperazione internazionale nei Balcani, e il regista Tomi Janezic (Teatro Nazionale Serbo).

Il Novecento dei Balcani è stato il tempo delle ripartenze. Ed è sintomatico che quel secolo breve lì davanti all’Adriatico (una specie di lago interno della nostra memoria storica) sia cominciato e finito a Sarajevo: un colpo di pistola che si è trasformato in un lungo ciclo di drammatiche guerre. Questo è stato il Novecento! Il secolo delle ripartenze perché dopo lo sparo di Sarajevo che fece rotolare il mondo nel primo conflitto globale, l’Occidente ha provato a ricominciare da capo, finendo però – sempre – invischiato negli orrori, nei conflitti, nelle differenze non più componibili.
Fino all’ultima guerra, quella che ha spezzato l’illusione del socialismo irregolare e che molti hanno letto come l’atto finale della disgregazione iniziata con la caduta dell’impero asburgico. E da lì siamo dovuti ripartire: dalla rovina sanguinosa delle illusioni: tanto quella aristocratico/illuminata dell’Impero quanto quella popolare/burocratica di Tito. Ripartenze: ecco la parola chiave della lezione che oggi ci arriva dalla ex-Jugoslavia.
Giorgio Ursini Uršic

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