16 Maggio 2014 18:00
Stazione Leopolda di Firenze | IT
Repliche:
17 maggio 2014 18:00
18 maggio 2014 18:00
Kind of Blue nasce come terza parte della Trilogia dell’Assenza.
La regista Cecilia Bertoni ha creato dei ritratti video esplorando artisti che hanno collaborato con lei in precedenti spettacoli, questa volta però in quanto persone senza un ruolo, se non quello di essere se stessi. La regista ha indagato le loro ossessioni fisiche e mentali e il loro nesso con l’atto creativo raccontando dei loro segreti e dei loro corpi come case imperfette.
I bagni delle loro abitazioni diventano i luoghi in cui esplicitare i loro enigmi, le loro follie e delusioni, mentre una cucina diventa il centro nevralgico della creazione, ma anche preludio ed epilogo di un’attesa inesauribile.
Mentre scorrono le immagini dell’installazione video, il pubblico, avvolto dalle proiezioni, contempla la terra azzurra vista da lontano, teatro d’azione di corpi frammentati. Dal vivo ci sono una torretta e un astronauta che vorrebbe vedere tutto questo da una specie di aldilà. In modo solo apparentemente arbitrario egli associa alle storie dei terrestri il suo gioco preferito, come valutazione di ciò che gli manca maggiormente nella dimensione spaziale: le persone? la grazia? oppure un giudice retto e imparziale che lo metta sulla giusta via? E non sa più la differenza fra ciò che è vero e ciò che è finto, ciò che è concreto e ciò che è fittizio, ciò che è incarnato e ciò che non lo è, ciò che è passato e ciò che è presente.
Nella drammaturgia un testo di Nietzsche intesse nella trama il filo della ricerca della propria individualità, quale ascesa impervia e forzatamente solitaria.