Parthenocarp

Ronald Van der Meijs

3 Maggio 2012 - 13 Maggio 2012 19:00

Stazione Leopolda di Firenze | IT


Nell’ambito di POST ELETTRONICA
a cura di Valentina Gensini e Letizia Renzini

Il progetto indaga i territori della sperimentazione “post-elettronica”, in un tributo a John Cage che intende rilevarne l’eredità contemporanea: artisti che condividono un uso drammaturgico e gestuale delle nuove tecnologie. Opere ibride che uniscono musica, video, performance, scultura, suono, rumore, vocaboli di un linguaggio composito dove la gestione di software avanzati si combina al manufatto, nel tentativo di scioglimento dell’approccio concettuale in direzione del coinvolgimento dello spettatore.

Parthenocarp dell’artista olandese Ronald Van der Meijs è una grande installazione artistica musicale il cui suono è influenzato dalla crescita di una serie di piante di cetriolo. L’opera si compone di tre quadri sonori, ognuno con una corda di acciaio sospesa. Questi cavi sono collegati a una gabbia in metallo che alloggia un frutto di cetriolo; un filo meccanico di teflon cambia a seconda della lunghezza delle verdure e delle modalità di crescita. In questo modo il suono muta nel corso della mostra, rispetto alle variazioni di crescita dei cetrioli.

Con Parthenocarp Van der Meijs vuole raccontare della conversione di Overstad, una proprietà industriale in un nuovo quartiere urbano vicino al centro storico di Alkmaar, città olandese di quasi centomila abitanti, a nord di Amsterdam, non lontana dal mare, da cui la separa una catena di dune. Un lento processo di trasformazione urbana da area agricola a industriale, per divenire oggi un centro residenziale, riflette Van der Meijs, non è solo associata ai cambiamenti dell’ambiente costruito, ma anche alle reazioni di scetticismo e di opposizione dei residenti e dei partiti politici d’opposizione. Allo stesso modo, conclude l’artista, il suono combinato da Parthenocarp si trasforma molto lentamente durante l’esposizione, ed è soggetto a una combinazione di armonia e disarmonia.

 

Ronald Van der Meijs, nato nel 1966 a Tilburg, vive e lavora ad Amsterdam. Ha studiato Progettazione Architettonica e si è laureato cum laude nel 1993 presso l’Accademia di Belle Arti St. Joost / Avans Hogeschool di Breda. Dal 1993 concentra le sue ricerche soprattutto su progetti architettonici e concetti che concernono in vario modo architettura, arredamento e progetti d’interni. Ha ricevuto diverse borse di Architettura da parte del Governo e ha tenuto mostre in musei e gallerie, come NAI di Rotterdam, il Central Museum di Utrecht nei Paesi Bassi e la Martinez Gallery di New York. Dal 2001 la sua ricerca si è spostata su riflessioni concettuali formalizzate in installazioni artistiche. Van der Meijs costruisce installazioni site-specific e sculture avvalendosi sia di tecnologie hi-tech, sia di metodi di costruzione rurali, poiché ritiene “affascinante osservare come cerchiamo di controllare le nostre vite e anche la natura, basandoci totalmente sulla tecnologia”. I processi naturali sono oggetto di molte delle sue opere, che indagano le modalità di organizzazione della natura e degli esseri umani attraverso crescita e decadimento nei processi di adattamento evolutivo a un ambiente mutevole. La sua opera è quindi un dialogo costante tra natura e tecnologia, con un trattamento metaforico e concettuale del suono, sia spaziale che materiale.
Ronald Van der Meijs ha esposto in musei, gallerie, biennali d’arte e festival in Olanda e all’estero. Ha ricevuto due premi dal Fonds BKVB del Governo Olandese.

 

concept, produzione e design: Ronald van der Meijs
materiali: compensato okumé, cavi di acciaio, metallo, ebano, acero,
trapani elettrici, luci UVA, sistemi di irrigazione, piante di cetriolo

 

La realizzazione di Parthenocarp nell’ambito di Fabbrica Europa 2012 è sostenuta dall’Ambasciata deo Paesi Bassi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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