Fondo creatività emergente

un progetto condiviso da Santarcangelo dei Teatri, AMAT Associazione Marchigiana per le Attività Teatrali, Centrale Fies, ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Fabbrica Europa, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, L’arboreto – Teatro Dimora, OperaEstate Festival Veneto, RavennaTeatro, Teatro Pubblico Campano, Teatro Pubblico Pugliese, Teatro Stabile dell’Umbria, Fondazione CRT/Teatro dell’Arte

Santarcangelo dei Teatri, in collaborazione con altri 12 partner italiani, ha costruito una rete dedicata allo sviluppo produttivo e alla crescita personale di artiste e artisti emergenti, sostenendo le fasi di ricerca di progetti performativi che per loro natura richiedono lunghi tempi di creazione.
L’obiettivo principale del Fondo è quello sostenere il processo creativo, su cui verte la principale attenzione del network.

I 13 enti e strutture che compongono il Fondo rispondono a obiettivi distinti all’interno del sistema teatrale e performativo, riuscendo in questo modo a far fronte a esigenze di lavoro differenziate rispetto alla produzione artistica – dallo sviluppo alla circuitazione. Lo scopo è quello di muoversi insieme, verso un’unica finalità, mettendo in campo le proprie specificità e peculiarità.

Il programma del Fondo prevede la partecipazione di artiste, artisti e compagnie selezionat* a workshop/masterclass guidati da autrici e autori internazionali, prezioso momento di consulenza drammaturgica e confronto con la scena europea: uno sguardo esterno affidato a compagnie vicine ai linguaggi proposti nei lavori supportati. Il Fondo, oltre a periodi di residenza, offre un supporto economico di 20.000€ a progetto, destinato alla ricerca e alla produzione di un progetto creativo.

Le parole chiave di questo progetto sono
Ricerca
Processo
Cura
Spazio e Tempo
Confronto
Attenzione alle condizioni di lavoro
Rischio

Le artiste e gli artisti supportati per la prima edizione del Fondo sono

Agnese Banti
Agnese Banti è un’artista sonora, musicista e overtone singer. Diplomata in Sound Design al Conservatorio G.B. Martini di Bologna con un progetto installativo sulla voce delle rane, svolto in parte presso il Department of Music Studies della Ionian University di Corfù, collabora con Tempo Reale, centro fiorentino di produzione, ricerca e didattica musicale ed è cofondatrice di Elettronica Collettiva Bologna. Ha collaborato con Roberto Laneri a progetti di canto armonico e con la coreografa Marta Bellu. Ha recentemente concluso il percorso di formazione presso il centro di studi sulla voce Malagola di Ravenna.

Fabbrica Europa ha ospitato Agnese Banti in residenza a Firenze, al PARC Performing Arts Research Centre, dal 18 al 27 marzo 2023 fabbricaeuropa.net/agnese-banti-residenza
All’interno di questa residenza, dal 23 al 27 marzo si è svolta inoltre la masterclass tenuta dall’artista Yan Duyvendak a cui ha partecipato anche Emilia Verginelli fabbricaeuropa.net/masterclass-yan-duyvendak

Agnese Banti è tornata in residenza a PARC dal 12 al 18 giugno 2023 fabbricaeuropa.net/agnese-banti-seconda-residenza
In questa occasione la coreografa, ricercatrice e pedagoga brasiliana Ana Pi ha tenuto un workshop per la stessa Banti ed Emilia Verginelli fabbricaeuropa.net/workshop-ana-pi

Emilia Verginelli
Nasce a Roma e si diploma negli Stati Uniti. È attrice, performer e regista. Per la sua formazione teatrale studia con Ragnar Freidank, Declan Donnellan, Fabrice Murgia, Natalie Beasse, Thomas Ostermeier, Daria Deflorian, Lucia Calamaro. Nella danza si forma attraverso gli incontri con Julie Stanzak della Pina Bausch Company e Gabriella Garrizo della Compagnia Peeping Tom. Ha collaborato per dieci anni come volontaria teatrale con l’Opera Don Guanella di Roma, un istituto che accoglie persone con disabilità. Nel 2010, a Roma, crea fivizzano27, uno spazio culturale indipendente che nasce dalla volontà di creare una rete di collaborazioni e condivisione tra le diverse realtà teatrali contemporanee. Nel 2019 firma la regia di io non sono nessuno, finalista nello stesso anno al Premio Scenario.

È stata inoltre assegnata una fellowship di 10.000€ a

Giacomo Lilliù / Collettivo ØNAR
Giacomo Lilliù è regista e attore. Partendo da una decostruzione dei codici basata anche sull’improvvisazione e riconoscendo la necessità di una ridefinizione della relazione artista-pubblico, la sua ricerca si occupa di coniugare linguaggi contemporanei e immediatezza espressiva, spesso ricorrendo al confronto con testi non teatrali da scardinare in direzione performativa. Nel 2015, insieme ad altri nove artisti nati all’inizio degli anni 90, fonda Collettivo ØNAR, gruppo informale di cui cura la progettualità e le regie teatrali. ØNAR attinge promiscuamente da ambiti come scena, video e sonoro per realizzare assemblaggi variabili e mutanti, che talvolta si collocano a un crocevia fra performance dal vivo e immaginario digitale.











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